XIV edizione ieri con la nave scuola “Palinuro” a rappresentare la “Real” del 1571
Di Marco Olivieri (riprese e montaggio di Matteo Arrigo)
MESSINA – Il corteo in costume, con la partenza del Senato e della nobiltà da Palazzo Zanca. Messina in festa sul mare, al porticciolo Marina del Nettuno, e il palio da Rada di Grotte. Un pomeriggio speciale ieri in occasione della XIV edizione dello sbarco del Don Giovanni d’Austria, con la nave scuola “Palinuro”, unità a vela della Marina militare, a rappresentare la “Real”.
Ancora una volta lo sbarco del comandante generale della flotta della Santa Lega, avvenuto nel porto tra luglio e agosto del 1571, è stato al centro della manifestazione promossa dall’associazione “Aurora”.
La prima dopo lo stop da Covid. Il tutto con il patrocinio del ministero dei Beni culturali, che ha definito l’iniziativa “una delle rievocazioni più importanti e suggestive d’Italia per i suoi contenuti e le modalità di svolgimento”.
Caruso: “Un messaggio di pace nel Mediterraneo”
“Si tratta di una manifestazione che consente alla gente di ricostruire il passato e la memoria – evidenzia l’assessore Enzo Caruso – e tra i tanti feriti, nella battaglia che rievochiamo c’era pure Miguel de Cervantes (l’autore del “Don Chisciotte della Mancia”, n.d.r.). Tutti pezzi di memoria dimenticati. Il nostro è un messaggio di pace fra i popoli che un tempo si scontravano. Una pagina tragica che ora si trasforma in un messaggio di pace nel cuore del Mediterraneo”.
Lo sposalizio di Messina con il mare e la vittoria del Circolo Canottieri Peloro
Prima degli sbandieratori e della sfilata, al porticciolo Marina di Nettuno, in primo piano la cerimonia dello “sposalizio del mare”. Un rapporto simbiotico con lo Stretto, e si sa quanto Messina debba recuperare il suo rapporto con il mare, “celebrato” dal sindaco Federico Basile.
Subito dopo si è proceduto alla premiazione del palio d’agosto delle contrade marinare. A vincere il trofeo “Don Giovanni d’Austria” è stato il Circolo canottieri Peloro di Paradiso.
Infine, il corteo in costumi cinquecenteschi dalla passeggiata a mare a via Garibaldi, con tanto di carrozza, e a Palazzo Zanca. Prima del gran finale davanti al Municipio, è avvvenuto lo sbarco dalla nave “Palinuro” con il Don Giovanni d’Austria a cavallo, interpretato dall’attore Mauro Failla. Infine, di fronte a un buon numero di persone, il saluto del Senato di fronte al Municipio.
Pensati dall’architetto Nino Principato, come sceneggiatore, sono stati tutti momenti di una rievocazione tra memoria, storia e voglia di ripresa dopo lo stop da pandemia. Sullo sfondo quel mare che potrebbe ritornare centrale, in termini d’identità, progetti economici e turistici, senso d’appartenenza, per tutti i messinesi.