"Un pezzo di città stretto tra il verde del gran camposanto e il blu del mare. Un posto urbanisticamente orribile e paesaggisticamente straordinario". Ecco cosa rimane dell'arte visionaria del Cavaliere di Maregrosso. Servizio di Silvia De Domenico
“Quelle ruspe che 25 anni fa hanno buttato giù il parco urbano di Giovanni Cammarata oggi demoliscono i murales che volevano portare avanti l’idea visionaria del Cavaliere“, così Pier Paolo Zampieri di Zonacammarata ricorda la “Felucona” del collettivo Fx, demolita poche settimane fa. E continua: “Via Delle Belle Arti non esiste più, adesso è solo un cantiere. Ma la street art è per natura effimera e nessuno si strapperà i capelli per questo”.
Cambiare il destino di Maregrosso con l’arte: questa era l’idea dell’outsider Artist Giovanni Cammarata. Negli anni ’80 era conosciuto come il “Puparo” che trasformò la sua umile baracca in un “incantesimo”. Un parco urbano fatto di elefanti, pesci abissali, madonne e biancaneve, demolito quasi del tutto dopo la sua morte. Oggi di quella visione artistica rivoluzionaria per il quartiere rimane solo un muro. Protetto con un muretto e una rete verde “che più che altro fa da gabbia a chi vuole osservare il monumento simbolo di Maregrosso“.
Servizio di Silvia De Domenico
Radere tutto al suolo!
Il culturame che pensa di prendere posizione contraria …. è anch’esso da radere … ma non per la barba o per i capelli …. ma per l’assenza di ciò che manca sotto quest’ultimi !