Dopo la bonifica ovviamente. Presto saranno ufficiali i dati sul livello di contaminazione di terra e acqua
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Potrebbe diventare la spiaggia più centrale di Messina. E’ stata trattata per anni come pattumiera, poi sequestrata e ora oggetto di piano di caratterizzazione. Le analisi avviate a gennaio hanno dato i primi esiti. Sono stati analizzati campioni di terra e di acqua per scoprire quanto fosse inquinata l’area. Non appena si avranno i dati ufficiali si capirà come procedere con l’attività di bonifica, necessaria per poter richiedere la balneabilità. Ma ci vorrà ancora del tempo, anche perché l’area è ancora sotto sequestro. Ecco cosa si farà per recuperare quel tratto di mare negato.
Quel tratto di mare, a due passi dal centro, che grida vendetta
Quel litorale, a due passi dal centro città, grida vendetta da anni. E’ stato ridotto a discarica a cielo aperto. A pochi metri dalle acque dello Stretto veniva scaricato di tutto, purtroppo anche materiali inquinanti. Anno dopo anno sono stati sedimentati metri di rifiuti, che ora andranno rimossi. Le analisi sono servite proprio a questo, a capire se e quanto materiale dovrà essere eliminato e sostituito. I primi dati sono già arrivati al Comune, ma se ne attendono altri per avere dei numeri ufficiali. Solo dopo si potrà stabilire che tipo di bonifica effettuare e poi avviare l’iter per rendere balneabile la spiaggia.
Basile: “Nel Piau prevista la riqualificazione dell’area”
Il sindaco Federico Basile è fiducioso e ricorda l’importanza di quest’area per lo sviluppo dell’intera città. Come previsto nel Piau (Piano integrato di ambito urbano), già approvato dal Consiglio comunale, tutta questa zona che va dal cavalcavia fino a Gazzi sarà oggetto di riqualificazione.
Per decenni avete consentito a cani e porci di scaricare a Maregrosso ogni tipo di materiale, adesso parlate di rendere quella spiaggia balneabile. Ma avete visto in che condizioni si trova? La spiaggia non ha sabbia ma terra riportata negli anni da chi scaricava abusivamente senza che nessuno dicesse nulla! E pensare che Giovanni Pascoli ci veniva a passeggiare con il suo amico Fulci in quella spiaggia che a quel tempo era un vero paradiso. Guardate come l’hanno ridotta i messinesi moderni, ovvero quelli che hanno ripopolato la città dopo il terremoto del 1908. I famosi “Viddani” con tutto il rispetto per i contadini, sono stati proprio loro la rovina di questa città. Gente senza identità, che ha occupato questi luoghi, deturpando, distruggento e mortificando un territorio unico nel suo genere, grazie ad una classe politica corrotta che dal dopoguerra in avanti non si è mai opposta all’abuvismo sfrenato e all’uso del consenso clientelare per soddisfare i propri sporchi interessi di bottega. e questi sono i risultati! Chissà quanti anni passeranno ancora per risanare quel territorio!
Sig. Emanuele, in poche righe ha condensato un secolo di storia. Semplice e diretto. I miei complimenti.
Alessandro
Quello che è successo nei decenni scorsi è veramente di una assurdità inconcepibile. Credo che una devastazione simile non sarebbe mai potuta accadere in nessun altro posto del mondo. Ci sarebbero state le rivoluzioni e i colpevoli sarebbero stati inseguiti con i forconi. . Invece qua è accaduto, sotto gli occhi di tutti, dei cittadini ignavi, delle generazioni che colpevolmente hanno consentito tutto ciò, politici, amministratori, semplici cittadini, compiacenti, complici o soltanto privi di una coscienza civica e con gli occhi perennemente chiusi. Adesso rimediare a tanto danno non sarà facile purtroppo.