L'Arcivescovo Accolla: "Lo scopo è di interrogarsi insieme su ciò che Dio si aspetta dai fedeli del terzo millennio" La cerimonia in Duomo oggi (domenica) alle 19
di Matteo Arrigo
MESSINA – Si apre oggi, domenica, con una solenne celebrazione della Parola con inizio alle 19 in Cattedrale, la fase diocesana del Sinodo dei Vescovi: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Il percorso è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dall’arcivescovo, mons. Giovanni Accolla. Sarà un sinodo che avrà come tema e come modalità di svolgimento la sinodalità. Lo scopo sarà quello di interrogarsi insieme su ciò che Dio si aspetta dai fedeli del terzo millennio per vivere la comunione, realizzare la partecipazione e aprirsi alla missione. Ma la Chiesa desidera anche dialogare con altre confessioni religiose e con il mondo non credente presente nel territorio. L’odierna cerimonia di apertura sarà trasmessa in 14 parrocchie della diocesi e sarà in diretta streaming sui canali ufficiali della diocesi. La fase diocesana si concluderà ad aprile 2022.
“Come diocesi – spiega l’arcivescovo Accolla – abbiamo scelto, insieme al consiglio presbiterale e al consiglio pastorale, di creare una segreteria generale e 4 commissioni che accompagnino il percorso sinodale. Sono la commissione Teologica, Metodologica, di Spiritualità e il Comitato consultivo di orientamento. Ogni commissione è formata da circa otto membri tra sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, fedeli laici e appartenenti a vari movimenti ecclesiali di diversa età e provenienti da diversi territori della diocesi”. Il tutto sarà guidato da un referente del sinodo, don Roberto Romeo. “Nei prossimi mesi – evidenzia il presule – grazie soprattutto al lavoro congiunto delle commissioni sinodali e degli uffici di curia che vivono e operano nel quotidiano dei diversi ambiti del territorio, vorremmo suscitare un movimento di dialogo e confronto con tutte le realtà della città e provincia di Messina”. Il Sinodo sarà l’occasione per un confronto e un dialogo “che faccia interrogare su ciò che Dio si aspetta dalla Chiesa del Terzo millennio, non soltanto coinvolgendo la Chiesa diocesana in tutte le sfaccettature che la animano, ma soprattutto rendendo partecipi le diverse realtà che compongono il tessuto ricco e variegato della nostra Città”.