La dirigente del Nautico dopo il vertice con il prefetto: "La soluzione del Majorana di Giostra comporta per il nostro tipo di utenza seri disagi logistici"
MESSINA – “La soluzione che sono riuscita ad individuare insieme ai tecnici della Città metropolitana riguarda una struttura in fondo alla via S. Cecilia (privata, ndr). Tra le varie che stiamo vagliando è quella che più si adatta alle esigenze dell’Utenza dell’Istituto nautico Caio Duilio”. All’indomani del tavolo con il prefetto, per via telematica, la dirigente Maria Schirò non vede soluzioni immediate per mettere la parola fine all’atavico problema legato alle 18 classi della sua scuola ospitate dal “Verona Trento” che, dopo 15 anni, le rivendica con forza in virtù dei disagi che si registrano a causa del “sovraffollamento” e della mancanza di spazi. Una situazione complessa, per la quale è tornata a prospettarsi anche l’ipotesi di trasferire gli alunni di quelle 18 classi del Nautico al Majorana di Giostra. Sarebbe quella più immediata. Che però non convince la dirigente Schirò. “La nostra – spiega – è una utenza al 50% composta da studenti viaggiatori, che giungono anche dalla Calabria e che al momento si ritrovano la scuola in una zona centrale, facilmente raggiungibile dalla stazione.
Ci siamo dati da fare con il dirigente della Città metropolitana, Salvo Puccio – prosegue Schirò – per trovare una soluzione che sia la più rapida possibile. Ma chiaramente ogni struttura deve essere adeguata e deve avere determinati requisiti. Ci vogliono mesi, insomma”. I riflettori vengono puntati sulla soluzione Majorana. “Arrivare a Giostra per il Verona Trento è semplice – sostiene la preside del Nautico – in un paio di giorni si può fare. Non è la stessa cosa per noi, le difficoltà sarebbero notevoli per tutta una serie di motivi. Non è che in un paio di settimane, in parole povere, potremmo trasferirci lì. Considerate le caratteristiche dell’utenza, Giostra è una soluzione non ideale, sotto il profilo logistico, per il ‘Caio Duilio’. Tra l’altro – sottolinea Schirò – la decisione presa nel 2014 dall’allora commissario dell’Ex Provincia, Filippo Romano, che prevedeva il trasferimento delle 18 aule al Majorana è stata impugnata al Tar. Per tante famiglie che mandano i figli al Nautico, la proposta non è accettabile”. Gli studenti del Verona Trento nelle scorse settimane hanno protestato trasferendosi in piazza per fare lezione (nella foto).
Il problema del Nautico, nato nel 2006 con la decisione dell’allora Provincia di destinare agli allievi del Nautico 18 aule del Verona Trento, potrà essere risolto in virtù di un finanziamento ottenuto dalla Città metropolitana, per la realizzazione di una nuova ala. Ma ci vorranno anni. Bisogna pensare all’oggi e al prossimo futuro. La prefetta, Cosima Di Stani, ha avuto modo di approfondire ulteriormente la questione insieme al dirigente della Città Metropolitana Salvo Puccio, alle presidi dei due istituti (Caio Duilio e Verona Trento, Maria Schirò e Simonetta Di Prima) e la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia. Per la soluzione che la dirigente Schirò sostiene sia la più indicata alle esigenze dell’utenza del suo Istituto (l’edificio di via Santa Cecilia), servirebbero almeno 4-5 mesi per l’adeguamento dei locali. La soluzione, insomma, non sembra ancora tanto vicina. (Carmelo Caspanello)
Perciò il Verona Trento che ha “prestato” le aule se ne dovrebbe andare a Giostra e non il Nautico che ha problemi logistici 😳…. è proprio VERO….CU INTRA TI METTI FORA TI IETTA😖😡!!!!!!
Le aule di cui si parla, non sono del Verona Trento ma della Provincia Metropolitana. La scuola di Giostra è stata assegnata, sin dalla sua costruzione, al tecnico Verona Trento. Se c’è una scuola alla quale sono state sottratte aule, questa è il Nautico al quale è stato tolto tutto il piano superiore per darlo alla Gallo, scuola, ormai, con pochi alunni. Le aule della Provincia Metropolitana attigue al Verona Trento, sono state assegnate al Nautico ben 15 anni fa proprio perché al Verona Trento è stata assegnata la nuova scuola di viale Giostra. Bisogna parlare con cognizione di causa prima di sentenziare
vorrei capire una cosa. quando le aule le prende la Gallo le aule sono sottratte….quando le prende il Nautico e’ tutto apposto?
Parlando di cognizione di causa è un dato di fatto che le 18 aule sono dentro al Verona Trento …… visto che appartengono alla Provincia Metropolitana, così come tutti gli istituti di scuola secondaria superiore (quindi anche il Nautico per come sto capendo…..mi” corriggererete”🤣 se sbaglio ancora)non sono solo le 18 aule di proprietà ,ma tutto il plesso scolastico e quindi “appartengono “al Verona Trento che all’epoca li aveva in eccesso…….. visto che nel lontano 2006 erano state affidate solo per un uso temporaneo, il Nautico doveva darsi da fare per trovare nuova collocazione sapendo che poi doveva RESTITUIRLE ,o a sua volta “PRETENDERE” le proprie aule date alla scuola Gallo…..c è un circolo vizioso di aule occupate in modo SBAGLIATO e a farne le spese sono i ragazzi che vengono “sballottolati “a destra e manca dopo aver pagato un Iscrizione nella scuola dove vorrebbero studiare SENZA DISAGI…….Assessore Tringali , perché ha dichiarato che quest’ anno eravate PRONTI e ORGANIZZATI per l’anno scolastico quando puntualmente ogni anno c è il PROBLEMA DELLE AULE?🤔 Dichiarazioni QUESTE SÌ ,SENZA COGNIZIONE DI CAUSA 😏
Lei, evidentemente, non sa che le aule in questione non sono del Verona Trento ma della Provincia Metropolitana. Lei sconosce, evidentemente, che la scuola di viale Giostra è stata assegnata al Verona Trento e che gli alunni che la frequentavano sono stati trasferiti, senza alcun motivo, da quella sede alla sede di via Ugo Bassi. Lei sconosce, inoltre, che queste aule sono state assegnate al Nautico ben 15 anni fa e che lo stesso Nautico dispone di laboratori e attrezzature estremamente complesse che obbligano i ragazzi a frequentarli. Lei non sa che… ma forse mi sbaglio, lei sa benissimo tutto ma non lo vuole ammettere perché le fa comodo così. In ogni caso, queste aule sono state assegnate al Nautico dalla Provincia ed è la stessa Provincia che ora ha individuato i nuovi locali dove trasferire gli studenti. Basta solo aspettare qualche altro mese e vivremo tutti felici e contenti.
Egregio,non c è bisogno che lei si “ARRABBI” con i suoi LEI NON SA 😳…… infatti NON SAPEVO perché mi basavo su ciò che avevo letto …..vale a dire le dichiarazioni di 18 aule del VERONA TRENTO date in prestito e che ADESSO SO che in realtà appartengono alla provincia metropolitana….quindi, la mia era una constatazione alla mia lettura che adesso entra più nello specifico con le sue AFFERMAZIONI…..la mia non è una SENTENZA in quanto non sono per mia sfortuna un GIUDICE e non siamo in TRIBUNALE…..basta spiegare ed io SO come scrivere il mio commento che non scrivo MAI A CASO ……ma per IL CASO che LEGGO 😁
A qualcuno sembra che la gente ha l’anello al naso. Gli studenti calabresi con la scuola a Villa San Giovanni e Bagnara Calabra passano lo stretto?
Quello delle aule purtroppo è diventato un problema annoso che riguarda molte scuole della città e che investe molte famiglie. Fa poi rabbia vedere molte strutture chiuse da anni e che invece potrebbero essere usate. Ne è esempio il plesso delle ferrovie dello stato vicino al deposito atm una volta adibito a centro di formazione e ora da anni abbandonato.
E non solo il Nautico ha perso gran parte dell’utenza calabrese , ma anche l’utenza dalla parte tirrenica: a Milazzo da qualche anno c’e’ il nautico e aereonatico, quindi in linea di massima l’utenza del Caio Duilio si esprime nella citta’ e nella zona jonica fino a santa teresa , perche’ a Giarre c’e’ un altro nautico
Il suo è un discorso superficiale che non sta in piedi. Mi spieghi, allora, perché, pur avendo a Messina una antica Università, molti vanno a studiare in altri Atenei. Si sa benissimo che esistono altri nautici a Milazzo, Giarre, Bagnara…, ma sono solo Istituti Tecnici che hanno attivato corsi del Nautico pur senza avere gli indispensabili laboratori tecnici che solo a Messina si trovano. Non sono, pertanto, realtà paragonabili al Nautico di Messina, scuola di prestigio riconosciuta a livello nazionale e che, proprio per questo motivo, è stata scelta da studenti provenienti da tutta la Provincia, fin oltre a Capo d’Orlando e anche dalla Provincia di Catania e dalla Calabria. Tutta la città dovrebbe far quadrato per proteggere questa realtà, unica nel sud Italia. Non per niente è costante punto di riferimento a livello ministeriale. Ma forse, sono discorsi che qualcuno preferisce ignorare.