Il candidato sindaco parla degli obiettivi: "Ragioniamo su cose da completare e progettare. Messina è una e unica"
di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana
MESSINA – “Non più circoscrizioni ma municipalità”. Federico Basile lo ha ribadito più volte durante la presentazione dei candidati alla presidenza delle sei Municipalità messinesi e lo sottolinea perché il ruolo e i compiti di questi “strumenti” va cambiato. Il candidato sindaco chiamato a proseguire l’attività di De Luca, ha parlato di cambiamento “sostanziale e non soltanto formale”, investendole di quei poteri con cui aiutare fattivamente i cittadini.
Basile: “Ora decentramento concreto”
“Abbiamo individuato condizioni diverse – continua Basile – che consentiranno di portare in maniera concreta quel decentramento frenato da quei vincoli di bilancio e amministrativi che oggi ci rendono più liberi di programmare diversamente. Le qualità dei candidati sono oggettive, non perché lo dico io ma perché avete visto che sono uomini e donne con taglio imprenditoria, professionale, legato al mondo civico. Una classe nuova e fresca che ha voglia di rinnovare e fare nuovi progetti”.
“Siamo nelle condizioni di impostare un ragionamento di autonomia”
Un processo di decentramento e autonomia che passa anche dal lavoro svolto fin qui dalla precedente amministrazione. Secondo Basile “quella che è mancata è stata la forza economica di impostare il progetto, ma sono stati anni in cui l’abbattimento del debito è stato prioritario. Oggi anche grazie a quanto raggiunto siamo nelle condizioni di impostare economicamente e a livello amministrativo un ragionamento di autonomia”.
Priorità: “Tante, cose da completare o da progettare”
“Priorità? L’onore dei nostri candidati è quello di rappresentare quel pezzo di città all’interno di un progetto di evoluzione complessivo. Individuare una priorità non è semplice perché ce ne sono tante: cose fatte da completare o cose da progettare insieme a loro. Messina è una e unica, l’evoluzione deve portare a integrare ogni territorio all’interno del Comune”.
Lei se diventa sindaco non avrà voce in capitolo, perché sarà de luca che ogni volta le dirà quello che si dovrà fare.