Dai panifici alle pescherie, fino a negozi, lavanderia, pasticceria e tanto altro: tutte le attività commerciali sono alle prese con costi per luce e gas sempre maggiori
di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
MESSINA – Panifici, ristoranti, pescherie, paninoteca. Ma anche bar, pasticcerie, negozi di abbigliamento, e perfino attività come lavanderie e molto altro. Il caro-bollette, che sta duramente colpendo le famiglie, sta attaccando in maniera ancora più aggressiva le attività e le imprese medio-piccole. Il costo dell’energia aumenta e per luce e gas gli imprenditori spendo sempre di più.
Un tema che Tempostretto sta affrontando da tempo e che continueremo a seguire.
C’è chi invoca l’aiuto governativo e chi decide di alzare i prezzi o chiudere
Soluzioni all’orizzonte non sembrano essercene. C’è chi invoca il disperato aiuto del governo e dell’amministrazione regionale o locale, chi alza i prezzi e chi decide di non farlo, rischiando però di andare in perdita.
E poi c’è chi pensa alla soluzione estrema: quella di chiudere. Anni di grandi sacrifici sono così a rischio e Messina, come il resto d’Italia, rischia di perdere un gran numero di attività. Ecco cosa ne pensano gli stessi commercianti.
Lo Stato una volta aveva le aziende pubbliche (luce, gas, acqua, trasporti). Servivano anche a garantire prezzi giusti in casi come questi.
Oggi lo Stato regala i bonus, ma solo ad alcune fasce di cittadini, mentre persone e imprese falliscono e si impoveriscono.
Gli altri Stati europei e le aziende private (anche Eni) guadagnano sulla differenza di prezzo tra acquisto e vendita di gas e luce.
Ahi noi…
Beh, tantissimi commercianti e artigiani erano così zelanti nell’ impedire l’ingresso ai non muniti di Green pass, ed erano così ligi alle regole, alla legge… Adesso il vento e’ cambiato : la legge sta consentendo l’incremento pazzesco delle bollette e le regole sono queste (paga o fallisci). E la legge e le regole vanno rispettate sempre, giusto ?!