Bagni, pavimentazione e cordoli delle aiuole al centro del restyling dell'area: "Ma prima bisogna sgomberare dagli occupanti abusivi"
Di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
MESSINA – “C’è un progetto che seguiamo da tanto tempo e finalmente siamo arrivati alla fase di esecuzione”. Con queste parole, l’Assessore Dafne Musolino ha confermato ai nostri microfoni quello che sarà di fatto l’inizio di una nuova fase della vita di Villa Mazzini, polmone verde del centro cittadino che grazie a questo progetto di restyling potrebbe dire addio ad incuria e pericoli. La fase esecutiva dovrebbe partire già da lunedì, con un passaggio importante da fare prima dei lavori stessi: “Prima di poter consegnare la Villa alla ditta che si occuperà del restyling dobbiamo procedere a sgomberarla dagli occupanti abusivi, cioè da giostre e chioschi vari che sono stati realizzati nel tempo senza autorizzazione. Un solo concessionario è autorizzato, quindi prima dobbiamo sgomberare la Villa e poi consegneremo le opere”.
“Abbiamo fatto ieri un tavolo tecnico con il dipartimento servizi urbanistici che avrà l’incarico di procedere a questo sgombero coattivo e con il Rup del progetto per la Villa, l’architetto Capopardo, e abbiamo finalmente stilato un cronoprogramma”, ha continuato Dafne Musolino, annunciando che “verosimilmente lunedì mattina cominceremo con le attività sulla Villa: prima comincerà la ditta che deve provvedere allo sgombero e successivamente la ditta dei lavori riceverà le aree per agire come un cantiere”.
“Anticipo ai cittadini che non appena cominceranno questi lavori ci sarà un periodo di interdizione alla Villa stessa”, spiega l’Assessore, “perché dovremo smantellare la pavimentazione, sostituire le parti rovinate e poi abbiamo una prescrizione della Forestale che ci ha chiesto per alcune alberature, importanti e da tutelare, di aumentare i loro spazi perché questi bellissimi alberi hanno bisogno di spazio maggiore per le radici”. All’interno della Villa Mazzini, soltanto l’acquario sarà tenuto “fuori” dal progetto, con un altro percorso che seguirà il suo iter, mentre il restyling riguarderà la pavimentazione, i cordoli delle aiuole, ma anche i bagni, la struttura generale e le grate di scolo saranno al centro di questi lavori che vedremo nelle prossime settimane.
Speriamo che torni allo splendore degli anni ’50-’60 e non si faccia un lavoro di facciata tanto per giustificare la spesa.
In tal senso un augurio ed un invito a sorvegliare alla RUP architetto Cacopardo, professionista capace di assolvere nel migliore dei modi il compito assegnatole.
L’ennesimo plauso a TEMPOSTRETTO perché se questa amministrazione di sta SMUOVENDO è solo GRAZIE a VOI che con i vostri articoli e con la pubblicazione delle nostre segnalazioni tenete SEMPRE ALTA L’ATTENZIONE sulle CRITICITÀ che ci sono nel territorio messinese….. VILLA MAZZINI era stata DIMENTICATA e lo abbiamo visto anche tramite il vostro giornalista che ha fatto più di un servizio e che non è riuscito ad avere notizie nemmeno dell’ acquario che c è dentro la villa stessa ,e che è stato glissato per l’ennesima volta anche adesso alla domanda fatta all’assessore Dafne Musolino……mi permetto di fare un APPUNTO
proprio all’assessore Musolino che difende a spada tratta sempre l’operato dell’ amministrazione capitanata dal SINDACO….. ebbene….. visto che siete i PALADINI per eccellenza della legalità che contrastate l’ambulantato selvaggio tutte le irregolarità in ogni dove, e come mai avete PERMESSO per tutti questi anni l’ABUSIVISMO regnare SOVRANO dentro la Villa MAZZINI??????Se non fosse stato per TEMPOSTRETTO questa situazione rimaneva nell’ oblio, il che è alquanto poco edificante che non abbiate mosso la stessa AUTORITÀ che avete impiegato per decantare la vostra EFFICIENZA soprattutto dentro questa Villa frequentata da famiglie con bambini…… più che SCUSA per la chiusura lavori dovreste chiedere SCUSA per aver fatto passare 3 anni dal vostro insediamento senza aver fatto sloggiare gli ABUSIVI!!!!!!
Ma come è possibile che esistono giochi abusivi all’interno della villa e nessuno sapeva? O faceva finta di sapere? Stiamo parlando del centro città, accanto la prefettura a pochi passi dal palazzo municipale. Siamo ridicoli. Se la villa non avesse avuto questa necessità di lavori straordinari, perché a Messina non esistono lavori ordinari di routine, questi signori potevano stare lì tranquilli altri cento anni.