Messina, dalla "Casetta" di Santa Lucia gli operai della droga rifornivano tutta la provincia VIDEO

Messina, dalla “Casetta” di Santa Lucia gli operai della droga rifornivano tutta la provincia VIDEO

Alessandra Serio

Messina, dalla “Casetta” di Santa Lucia gli operai della droga rifornivano tutta la provincia VIDEO

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martedì 05 Novembre 2024 - 12:00

I sequestri di cocaina e marijuana, la casetta video sorvegliata e gli operai della droga. Tutti i retroscena dei 24 arresti della Polizia a Messina

Messina – Per gli investigatori alle Case Arcobaleno di Santa Lucia sopra Contesse c’era la più grande piazza di spaccio di Messina e provincia, in grado di rifornire sia la città che tanti altri comuni di grossi quantitativi di cocaina, crack e marijuana. La base operativa era un immobile adoperato da uno dei capi del giro, un locale di 15 metri quadrati video sorvegliato, chiamato Casetta.

La casetta alle Case Arcobaleno

Era qui che si conservava lo stupefacente, da qui si muovevano i fornitori e intorno a questo deposito, nascosto dal verde e canne di bambù, si formava l’andirivieni h24 di clienti al minuto, ripreso per giorni dagli agenti della Squadra Mobile, ai comandi di Vittorio La Torre e sotto il coordinamento del Questore Annino Gargano.

Tra i 24 arresti anche gli operai dello spaccio

Per la Direzione distrettuale antimafia di Messina, diretta dal procuratore capo Antonio d’Amato, le 3 organizzazioni smantellate con i 24 arresti di oggi – 22 in carcere e 2 ai domiciliari – aveva un giro d’affari così cospicuo da sfiorare i 100 mila euro a settimana. Un mercato ampio e una fornitura regolare di droga, quindi, assicurata da una organizzazione che funzionava come una vera e propria società all’ingrosso, che retribuiva i suoi dipendenti, dagli addetti alla “logistica” – i rifornimenti – fino agli operai, ovvero i pusher, denominati proprio così dall’organizzazione.

I sequestri di cocaina e marijuana

L’inchiesta è partita nel 2021 dopo diverse segnalazioni sullo strano andirivieni giorno e notte dalla “casetta”. Tenendo sott’occhio l’area delle Case Arcobaleno, i poliziotti hanno documentato la fiorente attività degli spacciatori, filmando anche 50 cessioni di droga al giorno e scoprendo che le dosi costavano a 40 a 60 euro al grammo.

Nel corso dell’inchiesta gli agenti hanno effettuato blitz a più riprese nell’area-fortino delle Case Arcobaleno, arrestando nel tempo 8 persone e sequestrando un chilo di cocaina, due chili di marijuana, 20 mila euro in contanti.

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