La candidata di Ora Sicilia Eleonora Urzì Mondo e l'imprenditore Francesco De Pasquale hanno presentato, seduti sui letti di una stanza d'albergo, un doppio progetto
di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
MESSINA – C’è un problema di turismo a Messina? Mentre si parla sempre più di una città che potrebbe “vivere di solo turismo”, la domanda più frequente resta: come? La candidata al Consiglio comunale di Ora Sicilia, Eleonora Urzì Mondo, insieme a Francesco De Pasquale, referente think tank Messène e imprenditore del comparto turistico, hanno presentato una proposta che si snoda in due strade contemporanee da percorrere. Lo hanno fatto con un’iniziativa particolare, una provocazione: un trolley “abbandonato” nei pressi della chiesa di Santa Maria Alemanna recava delle indicazioni in una busta per i giornalisti. Quasi una breve caccia al tesoro, che conduceva in una grande struttura alberghiera sulla via Primo Settembre. E in una delle camere, proprio sui letti, si è svolta la conferenza.
Il censimento dei posti letto e il consorzio tra aziende
Da una parte, c’è un problema legato al censimento dei posti letto: ad oggi non si conosce il numero esatto di strutture ricettive in città, secondo quanto ci riportano Urzì Mondo e De Pasquale, che raccontano di aver tentato di avere risposte tanto dal Comune di Messina quanto dall’Ufficio tributi senza alcun esito. Conoscere il numero, però, permettere la creazione di una rete tra le aziende locali, microimprese e alberghi, per consentire di abbattere i costi per l’organizzazione di eventi come fiere o manifestazioni nazionali e internazionali. Un consorzio, che oggi ancora non esiste.
Tutti i servizi in un’unica app
E poi, il secondo nodo: cosa offre Messina? I due hanno presentato l’idea di un’app, accessibile tramite smartphone o sul web, in cui si possano concentrare tutti i servizi offerti. Dai percorsi commerciali a quelli gastronomici, passando per la natura, l’arte, la cultura, i monumenti. Diventerebbe quasi una sorta di contenitore in cui inserire tutto ciò di cui un turista può usufruire, compresi eventi e iniziative di ogni tipo.
De Pasquale: “Mettere tutti in rete per far coesistere gli interessi”
“Questa tassa di soggiorno è utile per sovvenzionare tutte le iniziative che un ipotetico consorzio potrebbe lanciare per promuovere il territorio – ci spiega De Pasquale – ma questo potrebbe servire anche per ottimizzare i costi per materie prime e i vantaggi da garantire ai propri fruitori. Ereditiamo un retaggio culturale che ci porta alla diffidenza, mentre c’è un fiorire di piccole casa vacanze e b&b che mettono in difficoltà le grandi strutture alberghiere. Ma questi possono fare promozione nelle fiere di settore e diventano necessari per promuovere la città. Perché non mettere tutti in rete e far coesistere gli interessi di uno e degli altri?”
ViviMe: la proposta di Urzì Mondo e Ora Sicilia
“Esiste VisitMe, esiste anche AroundMe che giace in cassetti di Palazzo Zanca e va recuperato. Ma noi proponiamo ViviMe – ci spiega Eleonora Urzì Mondo -. Un’applicazione, un sito, che consenta di potersi muovere all’interno della città conoscendo percorsi che si possono affrontare. Un visitatore, anche un semplice cittadino che vuole scoprire la sua stessa città, potrà scoprire con questo portale cosa può e cosa non può vedere. Iniziative, intrattenimento, concerti, mostre, sport: serve un portale in cui ci sia tutto, per il turista e per il cittadino che vuole vivere la città con consapevolezza”.
Servizi? Arte? Cultura? Percorsi gastronomici? Allora è vero che l’asino vola.