L'appello al Comune affinché si superino i problemi burocatici: "Non riusciamo a donarlo"
MESSINA – “La città di Messina non ha regolamenti per installazione e uso dei defibrillatori”, sottolinea Marco Quartuccio, vice presidente della Nuova Peloro, che riporta la risposta della VI Circoscrizione Comunale. Quartuccio è responsabile, insieme con Andrea Celi e Lucio Cogode, di “Peloro per il Sociale”.
Durante la pandemia, con le attività sportive ferme, l’Asd Nuova Peloro aveva deciso di dedicarsi ad un aspetto diverso dalla pratica sportiva. La finalità sociale della Nuova Peloro prevede di aiutare chi ha bisogno e così sono iniziate una serie di iniziative tra cui quella della donazione di un defibrillatore alla città di Messina.
Una storia in parte paradosssale perché, dopo aver raccolto oltre mille euro, la Nuova Peloro ha provveduto all’acquisto dell’apparecchiatura e della relativa cassetta per tenerlo in un luogo aperto ma, ci racconta Quartuccio, “da 9 mesi il defibrillatore è nella mia stanza, nuovo e senza poter essere utilizzato”.
L’acquisto del defibrillatore
L’iniziativa parte il 21 dicembre 2021 quando viene lanciato un aperitivo solidale di beneficenza. Viene sfruttato anche il fatto che gli amici tornino dalle città dove studiano o lavorano fuori sede. Dal ricavato di quella sera si è aggiunta una campagna di raccolta fondi online su GoFoundMe, che ha aiutato nell’acquisto del defibrillatore. La differenza per acquistare l’apparecchio e la casetta in cui porlo per tenerlo all’aperto è stata aggiunta dall’associazione Nuova Peloro.
Il defibrillatore arriva a Messina a febbraio 2022 e si inizia a capire nella zona nord dove posizionarlo. In questa ricerca di quasi due mesi la Nuova Peloro entra in contatto con la Pro Loco Capo Peloro nella persona di Paolo Alibrandi, membro del direttivo dell’associazione. L’idea è di renderlo fruibile anche per l’imminente stagione estiva. Nella zona di Faro è già posizionato un apparecchio e quindi si pensa di donarlo al villaggio di Ganzirri, individuando nei locali della VI circoscrizione, vicino al Lago Grande di fronte alla Chiesa di San Nicola, il luogo adatto per il defibrillatore.
Le difficoltà con il Comune di Messina
Siamo a fine aprile, durante il periodo in cui al Comune c’è il commissario Santoro. La Nuova Peloro presenta istanza e gli viene concesso il patrocinio gratuito in pochi giorni. Dal 28 aprile, con le elezioni di mezzo e il ricambio nei vertici della circoscrizione, “solo a fine luglio abbiamo potuto fare passi avanti circa la donazione”, racconta Quartuccio.
Su sollecito della Nuova Peloro, la VI Circoscrizione risponde che vi sono delle difficoltà burocratiche perché il Comune non ha regolamenti per installazione e uso di queste apparecchiature. Una serie di difficoltà riguardo anche l’utilizzo di personale specifico e la relativa manutenzione.
Nella delibera in cui il il Consiglio della VI Municipalità, a settembre, risponde all’istanza della Nuova Peloro si legge anche che “l’immobile dove è allocato l’ufficio staccato di via Lagogrande 1 non è registrato in inventario tra i beni immobili di proprietà comunale, pertanto non è conosciuto il nominativo a cui chiedere l’autorizzazione per l’appoggio sulla parete esterna”.
In aggiunta a questo problema di proprietà anche quello burocratico: il Comune non ha un regolamento che possa permettere l’acquisizione e uso di un defibrillatore. “Siamo arrivati ai primi di ottobre – spiega Quartuccio – con un apparecchio nuovo, inutilizzato, con all’interno delle piastre che hanno una scadenza. Di conseguenza, è già trascorso un anno senza poterle utilizzare”.
L’auspicio della Nuova Peloro
Non c’è un fine polemico ma la volontà di trovare una soluzione e l’associazione si augura di poter trovare qualcuno a cui donarlo e dove sia più facile l’installazione e la manutenzione, “di cui noi eventualmente copriremo le spese necessarie”, aggiunge Quartuccio. L’auspicio della Nuova Peloro è che si organizzi e adotti un regolamento per l’utilizzo e l’installazione in città di questi apparecchi, perché al di là del singolo episodio, è giusto che in tutte le zone sensibili, dove si pratica sport, vi sia un defibrillatore accessibile a chi in qualunque momento possa averne bisogno.
In attesa che questo avvenga, alla Nuova Peloro non resta che trovare una soluzione alternativa. “Nel nostro caso specifico – conclude Marco Quartuccio – noi ci stiamo muovendo per trovare un’alternativa alla VI Circoscrizione. Stiamo lavorando per capire dove posizionarlo e capire chi si potrà assumere l’onere di utilizzarlo”.