Il 37enne, accompagnato dall'avv. Filippo Pagano (nella foto), ha scelto di rispondere alle domande del giudice
MESSINA – Ha scelto di rispondere Claudio Costantino, il 37enne accusato del duplice omicidio del 2 gennaio a Camaro. Alla presenza del suo difensore, l’avvocato Filippo Pagano (nella foto), ha risposto alle domande del giudice Fabio Pagana fornendo la sua versione dei fatti e adombrando la legittima difesa.
Costantino è stato catturato sabato mattina a Rosarno, dopo essere stato latitante dal 2 gennaio, giorno dei fatti. All’interno del suo rifugio sono stati trovati e sequestrati due documenti di identità falsi e un telefono cellulare, passati al vaglio della Scientifica. A rintracciarlo sono stati gli agenti della Squadra Mobile e i Carabinieri di Messina. Per gli inquirenti ci sono pochi dubbi che sia lui l’uomo che ha aperto il fuoco, finendo Giovanni Portogallo e ferendo a morte Giuseppe Cannavò, poi spirato in ospedale.
All’interrogatorio di garanzia Costantino ha fornito però un’altra versione, parlando di una irruzione dei due, armati, e di un primo tentativo suo di mettersi in salvo. Un agguato in piena regola, quindi, scaturito da questioni pregresse tra i tre per questioni di soldi.
Costantino ha ricostruito anche la sua latitanza: “Temevo la vendetta della famiglie delle vittime”, ha spiegato in sintesi.
Nel video parla l’avvocato Pagano, che ha preannunciato un comunicato congiunto con l’altro difensore, l’avvocato Carlo Taormina.
Perché sei fuggito all’autorità?
Perché non ti sei costituito ?
Mi sa che è arrivato il momento di pagare tutti le male fatte della tua vita.
La giustizia è lenta ma arriva e quando arriva ti chiederà il conto nel nome del POPOLO ITALIANO.