In attesa che il progetto da 2 milioni di euro da rendering diventi realtà, il lunedì di pasquetta un gruppo di messinesi ha occupato simbolicamente il parco. Prima di loro i pinellini nel 2014 e Unione Inquilini nel 2017
Servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Dopo l’occupazione-lampo di pasquetta i cancelli del Parco Aldo Moro tornano ad essere chiusi, e chissà ancora per quanto tempo. Un gruppo di persone ieri mattina si è introdotto dentro il parco di viale Regina Margherita per trascorrere qualche ora. Il cancello è rimasto aperto fino al tardo pomeriggio. Stamattina, però, il catenaccio è stato rimesso al suo posto.
La terza occupazione simbolica
Quella di pasquetta 2022 è stata la terza occupazione del parco negli ultimi 8 anni. I primi ad aprirlo simbolicamente alla città sono stati i pinellini nel 2014, poi Unione Inquilini nel 2017. In questo caso non fu una semplice occupazione: in quei giorni infatti il parco cittadino fu anche ripulito e decespugliato dai volontari. Per poi tornare ad essere invaso dalla vegetazione spontanea poco dopo.
Blitz di De Luca a dicembre 2021
Quando a dicembre, in uno dei suoi blitz mattutini, l’ex sindaco De Luca ha riaperto i cancelli e tolto quel catenaccio arrugginito l’area era quasi completamente inagibile. Ci sono volute settimane di pulizia da parte di Messina Servizi per poter fare un sopralluogo con i tecnici e poi la conferenza stampa di presentazione del progetto.
Il progetto di restyling da due milioni di euro
Un progetto di restyling da due milioni di euro presentato in un freddo pomeriggio di gennaio. Punto ristoro, prati calpestabili, finestre sul mare, labirinti e recupero del forte Vivonne, un pezzo di storia risalente al XVI secolo che si trova dentro il parco. Ecco cosa prevede il progetto presentato dall’ex amministrazione, che ad oggi, però, esiste solo nei rendering.
Si , sarebbe da ripulire e cambiargli nome