Musica e rumori eccessivi nella zona nord dello Stretto: la denuncia di una cittadina
MESSINA – La chiamano Movida ma per molti è solo caos e disagi. Musica notturna e rumori eccessivi nella zona nord di Messina. Puntuale come ogni estate, ma sempre più accorato e allarmato, è l’appello a Tempostretto di una cittadina che esprime il “forte disagio provato da tante persone, nella notte, nella zona di Pace e Paradiso. Persone che si trovano nell’impossibilità di poter dormire per il rumore proveniente dai locali dei lidi”.
Il tutto malgrado, in questo periodo, siano stati sanzionati alcuni gestori. Sottolinea la cittadina: “A Messina le ordinanze del sindaco autorizzano i locali in cui si balla all’aperto, i lidi, a proporre musica fino alle tre di notte (da giovedì a domenica) e fino alle due di notte (il martedì e il mercoledì. Il silenzio è concesso solo il lunedì”.
Mette in risalto la cittadina messinese: “Lungo la costa nord dello Stretto di Messina, le spiagge, con i loro lidi e locali, impongono a tutti gli abitanti della zona i loro “suoni” notturni: urla, fuochi d’artificio, musiche, che fanno a gara ad affermarsi prepotentemente le une sulle altre. Un mix di rumori, che mescolandosi tra loro, arriva a orecchie indifese, aggredendo vite e spazi domestici. Frastuoni che ignorano totalmente i bisogni individuali di neonati e bambini, adulti lavoratori e non, anziani malati e non, animali paurosi e non”.
“Si utilizzino cuffie wireless per la discoteca e si tutelino davvero tutti i cittadini”
Sul piano umano, la persona che scrive a Tempostretto definisce “desolante rendersi conto della totale mancanza di empatia che le persone sulla spiaggia, di notte, mostrano verso chi sta a casa. Desolante, civilmente e legalmente, è telefonare a polizia, carabinieri, e scoprire che vi sono ordinanze del sindaco che non tutelano il benessere e la salute di tutti i cittadini. Desolante è il non arrivare a pensare o non voler risolvere la questione, utilizzando semplicemente la tecnologia, con cuffie wireless per discoteca. Oggi la tecnologia permette di soddisfare contemporaneamente diritti e desideri di chi danza e di chi dorme”.
Aggiunge: “Le temperature elevate non permettono di chiudere porte, finestre, di sigillarsi all’interno delle proprie abitazioni. I tappi per le orecchie non arrivano a bloccare l’immissione di questi rumori. E ci si gira e rigira nel letto, incapaci di prendere sonno, increduli nel constatare ciò che accade nell’apparente indifferenza di tutti, ballerini o no, urlanti o no. Alle tre ci si ritrova con il dolce suono del mare e la desolante constatazione del sonno amaramente perduto”.
“Si rispetti la legge e il diritto costituzionale alla salute”
La legge 447/95 definisce “inquinamento acustico l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane”. La legge stessa prevede “provvedimenti per la limitazione delle emissioni sonore” a livello statale, regionale, provinciale e comunale. I decibel, per legge, non devono superare il valore limite di immissione di 3 dB per il periodo notturno (D.P.C.M. del 14 novembre 1997).
Sono normative alle quali fa riferimento la stessa cittadina, che aggiunge: “Nelle località di Pace e Paradiso, per diversi giorni, sono state misurate emissioni corrispondenti a una strada molto trafficata o a un televisore a volume alto, con punte allarmanti”. Da qui l’appello all’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Musolino: “Con il Consiglio comunale faremo un regolamento per le attività balneari”
Eividenzia l’assessora competente Dafne Musolino, che ha annunciato di recente due ordinanze: “Per le attività balneari, è un problema più articolato da gestire perché la capacità delle attività di attivare dei sistemi fonoassorbenti spesso va incontro a limitazioni che derivano dai vincoli paesistici e della Sovrintendenza. Di conseguenza, si possono fare degli interventi ma vanno fatti di concerto con varie autorità. Questo rallenta la macchina ma non è un alibi. Stiamo intervendo per regolare sul piano normativo la questione”.
“Il proposito – spiega Musolino – è quello di arrivare l’anno prossimo con un regolamento per le attività balneari che sia più specifico su questa disciplina. Allo stato attuale, il Comune di Messina non ha un regolamento. Non aveva senso proporlo al precedente Consiglio comunale perché si sarebbe arenato con una serie di discussioni inutili. Adesso, con un Consiglio pronto a lavorare, lo appronteremo in tempo. Così le attività avranno un anno di tempo, un’intera stagione invernale, per dotarsi dei requisiti che chiederemo, con una struttura per ridurre le emissioni sonore, il vero problema che subiscono i cittadini”.
“Nel frattempo – ha annunciato di recente l’assessora a Tempostretto – interverremo sulla disciplina specifica delle serate. Di concerto con le autorità preposte a questo tipo di vigilanza, dalla polizia municipale alla polizia di Stato e alla polizia amministrativa, con le quali si è creata una sinergia, puntiamo a controlli mirati perché ci rendiamo conto che la situazione della riviera è di particolare sofferenza”.
Posso amaramente fare la stessa considerazione nella modalità invernale, quando il centro cittadino è teatro notturno di caos, devastazione, fuochi d’artificio ogni mezzanotte, discoteche improvvisate per strada, brindisi che lasciano, oltre al rumore, bottiglie e bicchieri sulla carreggiata. La zona di piazza Antonello, specie da quando presenti alcuni locali aperti fino all’alba e numerosi punti cibo e beverage h24, è invivibile e ostaggio di “movida” selvaggia 9 mesi l’anno.
Finalmente qualcuno che si sveglia! Quasi non ci credevo. Vivo al nord e passo l’estate a Messina nella zona di Paradiso e sono anni che subisco questa situazione. Ho passato intere notti al telefono segnalando questa che è una vera e propria violenza nei confronti della popolazione, ho anche fatto varie denunce ufficiali che non hanno ottenuto nessun risultato. Mi chiedo se siamo in un paese civile. Credo di no, in qualunque altro posto civile del mondo ci sarebbe stata una rivoluzione !
Situazione riviera in sofferenza? Mi sembra un eufemismo. Solidarietà alla signora che ha scritto e buon lavoro all’assessore Musolino….
Immagino che qui nessuno intenda vietare niente ad alcuno. Se una metà del cielo ha il sacrosanto diritto di divertirsi, è pur vero che ne esiste un’altra metà con altrettanto diritto a continuare a vivere secondo le proprie abitudini e necessità. Chi ha viaggiato e visto davvero zone turistiche attrezzate e dotate di veri lidi e altrettanto vere discoteche, avrà certamente notato a quale distanza si trovano dai centri abitati, il confort acustico dovuto ad accorgimenti tecnologici e gli ampi parcheggi e i mezzi a disposizione. Qui invece si ha l’impressione di locali “calati per forza” in una realtà strutturalmente non adeguata ad accoglierli. E i poveri residenti ogni estate vivono un inferno acustico e un calvario alla ricerca di un posteggio al rientro dal lavoro o dal market con le borse della spesa. Perché se è vero che c’è gente ben educata, è pur vero che spesso si ha a che fare con arroganti e presuntuosi. E poi i lidi a pochissimi metri dall’abitato, senza parcheggi strutture e tecnologie adeguate, come li si può definire?
Il diritto di ognuno alla propria libertà arriva fin dove non sconfina prevaricando la libertà del prossimo.
Senza nulla togliere al buon impegno dell’amministrazione, le ordinanze servono molto poco, finché non si prende atto e si risolve il problema della collocazione dei locali da intrattenimento danzante calati praticamente dentro i centri residenziali densamente già esistenti da prima della creazione dei locali.
Perciò le discoteche devono essere dislocate in zone non abitate come ad esempio sui tratti della panoramica non edificati, rimanendo così i locali in città ed evitando i ragazzi spostamenti notturni fuori città.
Solo intervenendo così e radicalmente saranno rispettate le esigenze di tutti.
Forza e coraggio una volta per tutte.
Queste cose solo a Messina, a Taormina tutti i locali a mezzanotte staccano tutto e regna il silenzio
E ne vogliamo parlare dei parcheggi selvaggi? Abito in zona Pace e la situazione è diventata veramente insostenibile, a parte la musica, fuochi, gente che beve e mangia sino alle 5 del mattino disturbando la quiete pubblica lasciando bottiglie e cartoni dappertutto e l’indomani mattina vi è lo schifo, si è impossibilitati anche ad uscire la sera con la macchina in quanto al ritorno per trovare parcheggio ci vuole un miracolo. Andrebbero regolamentate alcune cose e fatti più controlli.
Oltre al fatto che la mattina alle 4 tutti ubriachi fanno danni notevoli alle auto 😂
Guai a toccare i lidi…
Confermo, approvo e sottoscrivo.
Situazione peggiore nella via Pozzo Giudeo..Macchine urlanti e navetta che al minimo intoppo comincia a a suonare il clacson. Ci hanno costretto a fare il pass, ma nessun controllo.
Condivido ogni parola della signora che ha inviato la lettera
Non comprendo invece perché si prenda tempo x attivare provvedimenti. Capisco la necessità di un regolamento, capisco dare tempo alle attività di adeguarsi a tale regolamento, NON CAPISCO PERCHÉ NON SI MODIFICHINO GLI ORARI DELL’ORDINANZA SINDACALE prot.n 199041 del 27.06.2019 ADOTTANDO GLI ORARI PREVISTI PER IL CENTRO STORICO RISPETTOSI DELLA LEGGE NAZIONALE
A mia modesta conoscenza un’ordinanza sindacale può essere SOLO PIÙ restrittiva RISPETTO ALLA normativa nazionale ( lo abbiamo visto con le ordinanze in tempo di pandemia) MAI più estensiva………..,,
Per diversi anni ho abitato nella zona di Contemplazione. D’estate, godevo della musica, del sottofondo musicale dei lidi. Il solo pensiero che migliaia di persone, di giovani, in quel momento si divertivano, ballavano, mi faceva stare bene. Quel sottofondo musicale in fondo cullava il sonno. Io sono degli anni 50. Posso affermare che erano rare le lamentele, più che altro, qualche anziano come me. Le rare lamentele sembravano rivolte contro i giovani, più che alla musica. La gioventù passa, ed arriva la vecchiaia, che non deve essere intolleranza per chi è giovane e giustamente gode del suo momento di gioventù. Credo che migliaia di automobili, caminion, ect. che ogni giorno percorrono la via C. Pompea, creano un inquinamento acustico ambientale notevole. Altro che la musica.
Si è diffuso il diktat che dopo il covid (…che non è finito per niente) si può fare tutto quello che si vuole… come i lanzichenecchi! …alla stessa stregua degli i mbecilli che sparano botti da Cristo Re o che girano in macchina di notte con musica napoletana a tutto volume. Si. il Covid ha colpito duro le menti dei decerebrati!
Da residente della zona, confermo che la notte in estate si viene disturbati parecchio, non dimentico però di essere stato giovane e quindi so che il divertimento fa bene alla salute…non servono le cuffie wireless…bastano i telefonini ad isolare la gente….serve un po’ di limitazione nei giorni infrasettimanali….nei weekend si divertano i ragazzi, nella settimana fateci aprire le finestre ( almeno a mezzanotte) chiederei altresi qualche vigile urbano la notte a multare soste inverosimili
…nel frattempo…si continua a non dormire!…..e che ci fa…basta che ila gente nei lidi continui a farsi i propri comodi…!…..
Non posso non segnalare oltre alla musica, la totale indecenza dei fuochi d’artificio in spiaggia esplosi a tutte le ore del giorno, con la doppia indecenza: 1 farti saltare dal letto, 2 lasciare uno schifo nella spiaggia.
E POI I VIGILI SI DISTURBANO SE QUALCUNO SEGNALA E VENGONO INVIATI A FARE CONTROLLI
…hai visto Marco, quanti commenti ??? Se tocchi un tasto come questo, le reazioni ci sono, eccome se ci sono… peraltro sappiano i residenti della Riviera che la MOVIDA è una grossa spina nel fianco delle amministrazioni comunali… di ogni dove … e non trovano soluzioni … NESSUNA !!!
Condivido in pieno quanto rappresentato dalla signora, solo chi abita sul posto può realmente rendersi conto dell’inferno che si viene a creare tutte le notti. Aggiungo che andrebbero disciplinati anche i locali della riviera Nord, è inammissibile che, in mezzo al centro abitato si possa rimanere aperti l’intera notte, è inammissibile che si renda l’aria irrespirabile a causa delle canne fumarie altezza uomo, è inammissibile che si possano mettere tavoli e sedie dentro le aiuole sparti traffico, è inammissibile, quasi sospetto, che l’Amministrazione comunale consenta tutto questo.
Invito l’assessore Musolino a farsi un giro a Pace alle due di notte e a gustare un panino comodamente seduta in strada, in una nuvola di fumo. Invito l’assessore Musolino a casa mia, a cercare di riposare in mezzo a questa giungla. Assessore, bisogna intervenire Adesso!!! non faccia finta di non sapere!!
…cioè, con questo articolo Messina viene a conoscenza che esiste una legge che disciplina l’immissione acustica… viene a conoscenza che esistono i decibel e che si possono misurare con apparecchi anche di bassissimo costo… cioè ogni cittadino può comprarne uno e telefonare ai VU e dire : in questo momento registro 80 decibel, quando la tabella della legge 447/95 prevede un un massimo per le zone residenziali di 6 50 decibel notturni…. a questo punto gli amministratori si strappano i capelli non sapendo più che pesci prendere… ma noi non lo sapevamo che lungo la riviera si superassero i limiti previsti dalla legge, anzi non sapevamo che esistesse una legge apposita perchè nessun ufficio ce lo ha fatto presente …. adesso con il nuovo Comandante Blasco molte cose cambieranno… eccome se cambieranno…
Concordo pienamente con quanto finora detto, tranne naturalmente con chi sostiene il diritto al divertimento selvaggio perché comunque ci si può divertire anche a volume più basso! Quello che mi ha sempre meravigliato in questi anni di sofferenza estiva è la passività della maggior parte delle persone disturbate o meglio violentate da questa situazione assurda. Bisognerebbe andare a manifestare davanti al Municipio o fare una segnalazione ad una delle tante trasmissioni di denuncia o meglio ancora rivolgersi ad un legale perché sono convinta che l’amministrazione che non fa nulla per fare rispettare una normativa nazionale è sicuramente passibile di denuncia. Fino a qualche anno fa, non so adesso, ma credo che la situazione non sia molto cambiata, gli organi di vigilanza non erano neanche dotati della più basilare strumentazione per misurare l’entità del rumore e bisognava far venire i tecnici dell’ARPA da Palermo o da Catania! Lo so per esperienza personale. Però queste iniziative prese dal singolo non hanno nessuna speranza di ottenere qualche risultato, bisogna unirsi. Io sono disponibile ad associarmi a qualunque iniziativa. Se qualcuno desidera contattarmi risponda a questo mio commento. Infine aggiungo che le dichiarazioni dell’assessore Musolino non lasciano sperare nulla di buono per il futuro, figuriamoci per quest’anno!
La soluzione è semplice, la musica non deve arrivare alle abitazioni. Se ciò non è possibile perché i locali sono troppo vicini alle case, allora il lido…deve fare il lido! Fornire servizi per la balneazione e al massimo la ristorazione. Senza musica.
Purtroppo come sempre si fanno solo chiacchiere. Io vivo a Torre Faro un paese dove si potrebbe circolare in bici o a piedi ma questo x noi è impensabile: bisogna circolare rigorosamente in macchina e posteggiare dove capita prima, costringendo a volte le persone a rimanere in casa xché non si può uscire visto che bloccano completamente il passaggio pedonale; per non parlare dei passi carrabili è come se non esistessero.
Ogni anno è la stessa storia, questo paese diventa invivibile, nn si vede un vigile. Invece di fare discussioni inutili dovrebbero prendere provvedimenti e organizzarsi per la stagione estiva ma sarebbe chiedere troppo a questa gente. Spero la prossima estate di nn vivere più in questo paese: è diventata una situazione insostenibile ma ancora peggio è l’indifferenza di chi ci dovrebbe tutelare!!