In caso di pioggia gli inerti e i rifiuti scaricati illegalmente nell'alveo e lungo gli argini del torrente ostacolerebbero il deflusso dell’acqua con conseguenze disastrose.
Il torrente Santo Stefano attraversa tre popolosi villaggi del comprensorio sud di Messina: Santo Stefano Briga, Santo Stefano Medio e Santa Margherita. Da anni è diventato una discarica a cielo aperto, con tutti i rischi che questo comporta. Nel suo alveo e sugli argini si accumulano da anni rifiuti di ogni tipo: gomme di auto, suppellettili e rifiuti vari ma soprattutto inerti, tanti inerti. I residui di ristrutturazioni edilizie vengono buttati qui senza ritegno.
Delinquenti ambientali scaricano di tutto
Recentemente qualcuno ha collocato un vecchio palo della luce a terra per ostruire l’ingresso dei camion nel letto del torrente. Qui, come si osserva nel video, gli inerti vengono lasciati sull’argine e sui bordi della strada che fiancheggia il torrente. Restano, invece, liberamente accessibili altre aree del corso d’acqua attualmente asciutto. Hanno, perciò, gioco facile, i veri e propri delinquenti ambientali che lasciano le loro porcherie nel letto del Santo Stefano.
Bisogna intervenire subito
Diverse sono state le segnalazioni peoccupate giunte al nostro giornale tramite il numero WhatsApp 366.8726275. E’ evidente che questa situazione desta molta preoccupazione e ce n’è davvero motivo. Se si dovessero verificare piogge intense il corso del torrente sarebbe ostruito da questi materiali abbandonati in modo criminale. Le conseguenze sarebbero immaginabili e disastrose per le comunità che vivono nella zona. Sappiamo che il comune ha in programmato interventi di pulizia nei torrenti cittadini ma bisogna fare in fretta, soprattutto in situazioni gravi come quella che abbiamo appena descritto.