Cumuli di rifiuti spariscono e puntualmente tornano sotto al viadotto del paese e nella strada che collega a Larderia. Mobili e giocattoli, cibo e vestiti: è emergenza
di Matteo Arrigo e Giuseppe Fontana
MESSINA – Messina vede più immondizia che acqua sotto i propri ponti. Situazione allarmante a Zafferia, dove proprio all’ombra dell’autostrada e del viadotto, sorge una discarica che, ripulita, poi puntualmente torna. Dai vestiti ai giocattoli, con un peluche tragicamente schiacciato dai detriti e le rimanenze di vecchi mobili, l’area a pochi passi dal paese e dalle abitazioni si riempie di spazzatura. Non proprio un grande spettacolo, ma soprattutto un rischio per la salute e per il territorio, che continua a vivere criticità periodiche relative all’immondizia gettata a bordo strada, nei canali o nei torrenti.
Vico Pennisi, tra sacchetti e mobili
E come se non bastasse, a poche centinaia di metri c’è un’altra strada, stavolta che collega Larderia e Zafferia, piena di rifiuti. Si passa dalla celebre stradina di Vico Pennisi, quel raccordo che per mesi ha permesso agli abitanti di raggiungere Larderia a causa della chiusura del ponte che passa sopra l’autostrada da Tremestieri. Ebbene: lungo la strada che “scende”, portando al bivio di Zafferia, è possibile costeggiare innumerevoli sacchi colmi di detriti, cibo, vestiti, ma anche parti di mobilio di varia natura. L’emergenza rifiuti continua in tante zone della città, da nord a sud, ma la domanda è: come continua ad arrivare la spazzatura sempre nelle stesse zone?