Messina. Una Pezzolo internazionale: il Trinacria Theatre sbarca nel villaggio VIDEO

Messina. Una Pezzolo internazionale: il Trinacria Theatre sbarca nel villaggio VIDEO

Giuseppe Fontana

Messina. Una Pezzolo internazionale: il Trinacria Theatre sbarca nel villaggio VIDEO

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domenica 07 Agosto 2022 - 07:30

L'italoamericana Mariagrazia La Fauci ha portato nel suo paese d'origine sei ragazzi da ogni parte del mondo per un "soggiorno artistico". Dall'11 al 13 saranno in scena in piazza

MESSINA – Si chiama Trinacria Theatre ed è un progetto che, con il suo “Soggiorno Artistico”, ha avuto inizio addirittura nel 2016. A idearlo è stata Mariagrazia La Fauci, una giovane donna siculo-americana, originaria di Pezzolo. E proprio nel villaggio della zona sud, quasi sperduto tra le montagne messinesi, lei è riuscita nell’intento di far convergere culture da ogni parte del mondo, portando ben sei persone provenienti da svariati continenti.

Con lei ci sono Niki Asfar, che ha origini iraniane ma vive negli Stati Uniti; così come Heloise Wilson, residente negli Usa ma nata in Francia. Finlandese ma abitante di Barcellona, in Spagna, è invece Sanna Toivanen mentre Dan Dawes è inglese, della città marittima di Portmouth. Tutti sono ospiti della comunità e utilizzano abitazioni donate loro da cittadini di Pezzolo emigrati, ma sempre legati alla propria storia.

Mariagrazia: “Pezzolo ha una comunità ricca di storia”

Ci sono volute audizioni e molta preparazione, con l’obiettivo di portare qui svariati artisti, che potessero trarre ispirazione dalla sicilianità di un villaggio come Pezzolo. “Questo percorso è iniziato nel 2020 – racconta Mariagrazia – quando abbiamo messo degli annunci per reclutare chi volesse vivere questo soggiorno artistico qui in Sicilia. Ma non è un soggiorno artistico normale, perché c’è il coinvolgimento della comunità. Pezzolo ha una comunità antica, con tanta storia, mitologia, natura. Volevano artisti che volessero creare per tre settimane i propri lavori, lasciandosi ispirare, per poi presentare tutto nel nostro festival di tre giorni, sempre coinvolgendo tutti gli abitanti”.

Perché Pezzolo?

Mariagrazia sceglie Pezzolo perché ha origini messinesi: “Sono Pezzolota, pur essendo nata e cresciuta negli Stati Uniti. Le mie estati durante la mia infanzia sono sempre state qui a Pezzolo. Avevo nonni, zii, cugini, tutti qui. Questo luogo per me è così diverso da quelli vissuti negli Stati Uniti: mi ha sempre dato ispirazione, c’è molta fantasia, ci si può immaginare un mondo diverso, un tempo diverso. Per me è sempre stato un luogo di creatività”.

Chi partecipa al soggiorno artistico

La squadra è davvero variegata: “Ci sono due ragazze, Lang Cheng e D’Jassie Barham, dalla Brandeis University di Walthem (in Massachusetts, ndr) che sono qui perché studiano italiano e per migliorare la lingua, ma anche per capire come si diventa ‘company manager’, cioè come si gestiscono le compagnie quando fanno i tour. Sono fiera del lavoro che stanno facendo con me. I quattro artisti vengono da varie parti del mondo e condividono le loro abilità, lavorano insieme tra loro e con la comunità. Di sera ci riuniamo e cerchiamo di capire come sia andata qui a Pezzolo. Si stanno trovando bene, ho fatto fare loro una caccia al tesoro nel paese per conoscere tutti, abitanti e i luoghi”.

Microfono aperto, confronti pubblici, arte e spettacoli

Dall’11 al 13 agosto, invece, ci saranno spettacoli e giochi. “Il festival è di tre giorni, ognuno di loro condivide qualcosa di ciò che li ha ispirati qui. La prima notte facciamo quello che si chiama ‘microfono aperto’, in cui tutti possono cantare, proporre poesie, confrontarsi: tutto qui in piazza. E parlando degli altri eventi ci sarà il ruba-bandiera che piace molto ai bambini oppure ‘pietre di Pezzolo’ in cui invitiamo tutti a venire qui a decorarle, poi le nascondiamo per una caccia al tesoro. Il nostro obiettivo è riempire il paese di arte per tre giorni”.

Il calendario degli eventi

Gli eventi dall’11 al 13 agosto sono diversi. Si parte proprio da “Pietre di Pezzolo”, poi la performance multiculturale di Niki Asfar dal titolo “Mesl bolbol”, prima del microfono aperto con cui si chiuderà la serata dell’11. Il giorno dopo ci sarà la prima parte di un workshop preparato da Heloise Wilson, La memoria del futuro, che si concluderà poi il 13 agosto. A seguire “Il grande squalo rosso” in cui Dan Dawes mostrerà la sua installazione interattiva con cui studia e percorre le grandi analogie tra le città di mare, come Messina e la sua. Sanna Toivanen porterà in scena il suo percorso teatrale “Sogni collettivi” alle 21.30, prima della performance del concerto del coro giovanile messinese “Note colorate” e del rubabandiera finale. L’ultimo giorno torneranno in scena tutti con i rispettivi spettacoli, salutando così la comunità.

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