Mettere insieme le energie di Messina per il grande progetto della pista ciclopedonale da realizzare nel tratto di ferrovia dismessa dall'ex stazione di Camaro a Gazzi.
Trasformare in una pista ciclopedonale il tratto di ferrovia dismessa che da Camaro portava a Gazzi. È un obiettivo da anni discusso ma fin qui rimasto nell’iperuranio delle buone intenzioni. Adesso si tratta di trasformare in realtà questo sogno. Le opportunità ci sono. Una di queste è rappresentata dal progetto nazionale denominato “La ciclovia della Magna Grecia” che si propone di realizzare un grande percorso ciclabile che attraverserà la Basilicata, la Calabria e la Sicilia sino a Pozzallo. Le tre regioni entro il 31 dicembre di quest’anno dovranno presentare il progetto di fattibilità tecnico-economica preliminare che, tra l’altro, dovrà individuare i percorsi da inserire nella ciclovia. Uno di essi potrebbe essere proprio quello della ferrovia dismessa di Messina. Questa fase è dunque molto importante e la nostra città non deve farsi sfuggire l’importante occasione che si presenta.
La grande suggestione del percorso
Per questo, accompagnati da Padre Giovanni Lombardo prete naturalista, e da Pasquale D’Andrea, presidente dell’Associazione “Camminare i Peloritani” abbiamo voluto realizzare il servizio video allegato a questo articolo. Le immagini rendono conto di quanto sia suggestivo il percorso lasciato libero dalla linea ferrata Camaro-Gazzi e del grande regalo che si potrebbe fare ai messinesi realizzando la pista ciclopedonale. Nella parte iniziale del video risultano, poi, di particolare effetto le immagini dell’ultimo treno transitato sulla ferrovia montate insieme a quelle attuali.
Il percorso ciclopedonale che andrebbe ad inserirsi nella ciclovia della Magna Grecia si snoda per circa 6 chilometri dalla stazione di Camaro al quartiere Gazzi. Ove ci fosse la possibilità di utilizzare la vecchia galleria dei Peloritani di circa 6 chilometri, il percorso ciclopedonale da Camaro si potrebbe sviluppare anche in direzione tirrenica sino a Terme Vigliatore. Per questo tratto andrebbero, però, individuate altre risorse non potendo essere incluso nella Ciclovia della Magna Grecia che coinvolgerà solo la fascia jonica siciliana.
La ciclovia unisce diversi quartieri della città
Il percorso ciclopedonale realizzabile da Camaro a Gazzi attraversa e unisce diversi quartieri della città. La sua conformazione si presta benissimo alla realizzazione di piccole e diffuse aree aggregative, dedicate alla sosta e al ristoro. Già immaginiamo quante persone potrebbero godere di questo nuovo spazio dedicato al benessere: cicloamatori, bambini con i loro genitori, anziani che troverebbero un luogo dove potersi incontrare e passeggiare, runners, amanti della natura che, arrivati a Camaro, potrebbero inoltrarsi nella vicina Pineta.
Lavorare in sinergia per raggiungere l’obiettivo
Alcune parti politiche chiedono da tempo di inserire la ferrovia dismessa nel grande progetto della Ciclovia della Magna Grecia. In particolare Movimento 5 stelle, con l’impulso del consigliere comunale Andrea Argento, ha fatto approvare una mozione che impegna il comune ad adoperarsi in questa direzione. L’obiettivo è così importante e affascinante che merita una sinergia di tutte le forze politiche, sociali e ambientali messinesi. Ed è a loro che facciamo appello perché si uniscano in un sforzo comune per ottenere un risultato importante per la città.
Il bel lavoro già realizzato nell’ex stazione di Camaro
A dimostrare che nulla è precluso se si mettono in campo buona volontà e impegno c’è la testimonianza concreta dell’associazione di volontariato Maria Regina che ha avuto in concessione l’ex stazione di Camaro. Il lavoro portato a termine finora è veramente eccezionale. È stato, infatti, recuperato uno degli edifici della stazione e le aree esterne già sistemate sono state messe a servizio dei bambini con un centro estivo. I progetti in itinere sono ancora più ambiziosi. Nella grande area esterna si realizzeranno un campo di calcio e una pista ciclabile. Negli stabili ancora in via di ristrutturazione si avvierà tra l’altro un centro per anziani. Tutta questa attività di sistemazione e valorizzazione è finanziata dal Progetto Capacity, che prevede una contribuzione economica del soggetto a cui è stato assegnato il contributo. Per mettere insieme le risorse necessarie a questo scopo, l’associazione organizza delle attività, naturalmente a prezzi sociali, come i corsi di danza. Tuttavia, i mezzi finanziari a vario titolo stanziabili dall’associazione, anche con i versamenti dei soci e l’aiuto di società partner, non basterebbero. E allora i volontari si danno da fare, ognuno secondo le proprie competenze, per portare a termine in economia i lavori che servono. Negli occhi e nella passione del presidente dell’associazione Francesco Lisi abbiamo letto il desiderio di offrire un importante servizio al quartiere. Ed è proprio da questo spunto di positività che bisogna partire per riuscire a portare a termine l’obiettivo di realizzare la pista ciclopedonale Camaro-Gazzi. Ci sono tutti i presupposti, non perdiamo l’occasione.
Sarebbe fantastico, un pezzo della nostra storia che ritorna e ci fa sentire… sempre giovani
Magari…
Non la faranno mai.
Un risultato maggiore sarebbe fare come in questo video.
https://www.facebook.com/129775194525533/videos/158241051678947/
Progetto insensato la ciclopista lì in Sicilia.
In italia non c’è la cultura della bicicletta come nelle nazioni del nord Europa.
A massimo durante l’anno solare, la ciclopista, viene adoperata soltanto per 3 mesi estivi
Sarebbe un’idea realizzabile a basso costo. In altre città vecchi tratti ferroviari sono stati convertiti in tal senso:
https://it.wikipedia.org/wiki/Via_delle_Risorgive
e il risultato è ottimo, molto apprezzate dalla popolazione
non sarebbe meglio la metropolitana’?