Alcune strutture ospitano uffici e associazioni, altre avrebbero bisogno di un radicale restauro
Prosegue il nostro viaggio alla scoperta di Villa Bosurgi, polmone verde e dimora incantata a pochi passi dalla città. Il complesso residenziale appartenuto a questa nobile famiglia da cui prende il nome, è oggi di proprietà dell’Università degli studi di Messina. Il professore Franz Riccobono, ci porta alla scoperta della macchia mediterranea e delle specie arboree presenti dentro un vero e proprio bosco cittadino affacciato sul mare. All’interno della proprietà sorgono numerosi fabbricati, da quello principale denominato villa Amalia, alla cosiddetta casa della Pittura, costruzione in mattoni ormai in rovina. Vi si trova anche una stalla, una piccola chiesa e una piscina. Alcune strutture ospitano uffici e associazioni, altre avrebbero bisogno di un radicale restauro. Spazi che se sistemati a dovere potrebbero ospitare mostre e musei, un luogo della memoria di un passato recente.
Messina è una città super-ricca per tutto quello che possiede. Peccato che i nostri amministratori, prima e adesso, non si siano mai dati da fare. Faccio un esempio: Tra Rimini e Riccione ci sono circa 30 Km di spiaggia che, sfruttati al massimo, hanno reso quella zona la più ricca d’Italia (con un mare che come bellezza non ha confronto col nostro), Messina ha circa 30 Km di spiagge, di mare, da far invidiare tutto il mondo. Ebbene abbiamo visto mai qualche buon risultato (pochissimi si)? Parliamo sempre, ma non facciamo mai nulla nonostante, ripeto, siamo su un posto tra i più belli del mondo. Vogliamo farla crescere veramente? Sarà la Miami del Mediterraneo-Jonio. E poi un’altra piccola considerazione: Non dimentichiamo che abbiamo il più bel paese del mondo, cioè Taormina. Ma a parte questo, se si sale sui Colli e si vede il paesaggio dello Stretto di Messina chi non rimane incantato? E che dire dei Laghi di Ganzirri, che sono mare? E di tutti i posti più belli che abbiamo sui Nebrodi… insomma… il massimo che si può avere ce lo abbiamo (avevo dimenticato le Isole Eolie, Pantelleria, Lampedusa, etc…). SIAMO RICCHI E NON LO SAPPIAMO.
La natura ci ha dato tutto e noi non ne abbiamo approfittato per l’incuria e la strafottenza di amministrazioni vergognose e corrotte che non hanno mai pensato al bene comune, alla città, alla sua riqualificazione. Ci fossero stati i romagnoli nella nostra città avrebbero portato ricchezza e benessere per tutti. Qui abbiamo avuto speculatori, disonesti e ladri che invece di riqualificare hanno distrutto edifici storici di grande bellezza come il Collegio dei Gesuiti, il Plazzo delle Cariatidi, il teatro Savoia, il tetro Peloro, e tanti altri edifici di grande belllezza. Questa è la nostra realtà. Possibile che non cambi mai nulla da queste parti? Quando cominceremo a capire che con la cultura e il turismo si cresce?