La stazione metroferroviaria di Contesse, a pochi metri da Villaggio Unrra, è immersa nel degrado. L'ingresso, o meglio ciò che resta dopo le mareggiate degli ultimi anni, è in completo stato di abbandono. Servizio di Silvia De Domenico
La stazione metroferroviaria di Contesse, a pochi metri da Villaggio Unrra, è immersa nel degrado. L’ingresso, o meglio ciò che resta dopo le mareggiate degli ultimi anni, è in completo stato di abbandono. L’unica via di accesso alla stazione è un sottopassaggio buio e pieno di rifiuti. Superato il tunnel si arriva ad un tratto di spiaggia desolato, che sembra essere terra di nessuno. Talmente isolato dal centro abitato da essere utilizzato anche da chi brucia illecitamente rifiuti o materiali di risulta. Ed è in questo scenario desolante che, all’interno di una stazione fantasma, arriva un treno vuoto e vecchio, avvolto dal fumo nero. Un convoglio della metroferrovia che alle 13.00 trasportava un solo passeggero: segno che questa infrastruttura non funziona come dovrebbe e se non va ripensata non ha motivo di esistere. Tempostretto ha da tempo sposato questa battaglia e proprio nell’incontro pubblico di lunedì 5 ottobre, promosso dal nostro giornale, Regione, Comune di Messina e ATM hanno discusso di questa occasione sprecata che è necessario trasformare in opportunità. E’ stato l’assessore siciliano ai Trasporti Marco Falcone, ospite dell’incontro, a prendere degli impegni in tal senso con la città dello Stretto. Oltre agli aspetti tecnici, però, è necessario soprattutto fare un lavoro di comunicazione per far conoscere l’infrastruttura ai tanti messinesi che la ignorano. Le stazioni all’interno non si trovano in cattive condizioni, i lavori di manutenzione sono di natura ordinaria. Quella di Contesse, ad esempio è malridotta solo all’esterno. La via d’accesso è transennata, così come l’area del parcheggio, poiché l’azione dei marosi negli ultimi anni ha divorato il terreno e la strada rischia di franare. La II Circoscrizione ha più volte proposto di spostare l’accesso dall’altro lato dei binari, in un’area attualmente di proprietà di RFI. Ettari di terreno inutilizzati che la municipalità chiede di acquisire e restituire alla pubblica fruibilità. Ecco l’idea progettuale nelle parole del Vice Presidente Giampiero Terranova.
Servizio di Silvia De Domenico