1500 minori delle baracche abbandonati a se stessi malgrado il risanamento urbano. L'allarme di Clelia Marano
MESSINA – Tra i minori più a rischio di non portare a termine il ciclo di studi dell’obbligo, a Messina, ci sono i quasi 1500 bambini e ragazzi che abitano nelle zone da risanare e interessati dai più recenti interventi di risanamento. Ma poiché una casa migliore della baracca non basta a ridare dignità e restituire un futuro vero a questi ragazzi, non evita la dispersione scolastica né il rischio di finire arruolati nella criminalità, il risanamento urbano deve essere accompagnato da un intervento sociale più incisivo da parte delle istituzioni.
E’ questo che Clielia Marano dell’Unione Inquilini di Messina ha spiegato alla Commissione regionale antimafia guidata da Claudio Fava, durante la seduta di ieri alla scuola Catalfamo.
Nell’intervista la Marano spiega quali sono le maggiori criticità e chiede al Comune un report conoscitivo sulla situazione dei ragazzi e il censimento delle donne sole, in modo che il servizio sociale possa intervenire con maggiore efficacia.
Servizio di Silvia De Domenico e Alessandra Serio
Senza queste realtà vicine alle persone in difficoltà socioeconomica, come Unione Inquilini, bisognerebbe aspettare un passaggio che non verrà e non credo che venga, parafrasando un brano dei CSI. Cioè , senza una spinta di organizzazioni dal Basso, è difficile che le istituzioni preposte abbraccino e provvedano alla risoluzione di queste problematiche.