L'assessore pensa a una città del futuro più attrezzata per affrontare rischi sismici e idrogeologici
MESSINA – “Come immagino Messina tra qualche anno nell’ambito della sicurezza sismica e idrogeologica? Intanto una città più informata rispetto ai rischi presenti perché è importante conoscere il territorio in cui si vive. Il cittadino reso informato dei pericoli è già un punto in avanti. Il Piano d’emergenza aggiornato tiene conto del Piano generale del traffico e di quello dell’uso del demanio marittimo. Sono tutti integrati in una logica legata alla città del futuro”. Reduce dalla settimana d’esercitazioni per il rischio sismico, l’assessore Massimiliano Minutoli alla Protezione civile, Arredo urbano e spazi pubblici, tra le sue deleghe, insiste sugli aspetti legati all’informazione e alla conoscenza del luogo in cui si vive.
Ma come invertire la rotta in un territorio dove spesso non esistono vie di fuga in diverse strade? Non risulta necessaria una sorta di censimento delle zone con maggiori punti critici? Sottolinea l’assessore comunale: “Noi siamo una delle poche città che, in caso di pericolo, ha attivato i presidi territoriali, a Messina con l’Ordine dei geologi. Abbiamo una mappatura di tutte le zone critiche e teniamo conto delle informazioni per l’assetto del piano idrogeologico. Ma anche per aggiornare il Piano comunale di protezione civile, che è dinamico, individuando ad esempio i nodi idraulici se si tratta di criticità sui torrenti o sui corsi d’acqua”.
Come cambiare mentalità nell’arredo urbano
Altro tema spinoso: la città è davvero carente sul piano dell’arredo urbano. Che fare? Risponde sempre Minutoli: “Intanto occorre un cambio di mentalità e di cultura perché laddove noi andiamo a posizionare le panchine e, dopo tre giorni, le troviamo danneggiate… Altro dettaglio: se io metto una panchina in centro e poi chi abita lì si lamenta perché i ragazzi fanno schiamazzi (Altra cosa è il problema delle movide notturne, ovviamente, su cui questo giornale continuerà a soffermarsi, n.d.r.)… Lascio immaginare ai nostri concittadini cosa significa essere una città turistica guardando cosa succede, ad esempio, in centro a Roma. Con il cambio di mentalità, Messina deve fare un salto di qualità sul piano della civiltà. Penso, ad esempio, all’abbandono incontrollato dei rifiuti”.