Il presidente della commissione nazionale antimafia a Messina per i 30 anni della Dia lancia l'allarme sul recovery e torna a chiedere: "Scioglimento per mafia anche per le regioni"

Il presidente della Commissione nazionale antimafia Nicola Morra, oggi a Messina per la cerimonia per i 30 anni della Dia celebrata al teatro Vittorio Emanuele” è tornato sulla legge sullo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiosi: “Una norma datata che va rivista, dopo comuni e aziende sanitarie dobbiamo poter sciogliere anche su altre amministrazioni che hanno potere di spesa, come le regioni nel caso della sanità. E se ci sono ancora così tanti comuni che vengono sciolti più di una volta è segno che qualcosa non funziona”.

A Messina sono diversi i comuni commissariati e poi sciolti per mafia negli anni, soprattutto sulla zona tirrenica: è ancora sotto commissario il comune di Tortorici, mentre nel 2019 era stato sciolto Mistretta. Commissione prefettizia insediatasi, in passato, anche a Mazzarrà Sant’Andrea, Furnari e Terme Vigliatore, mentre la richiesta di scioglimento è stata archiviata ben due volte per Barcellona Pozzo di Gotto, una volta per Caronia.

Il presidente dell’organismo parlamentare bicamerale che si occupa del fenomeno mafioso ha parlato anche degli appetiti criminali sui fondi del Recovery: “A me sembra che il decreto legge emanato a fine ottobre e convertito a fine dicembre in Parlamento vada verso la direzione di permettere ancora più facilmente all’economia di origine criminale di poter infiltrarsi l’economia legale”.