Al via i prelievi
MESSINA – Al via i prelievi a Maregrosso: oggi un sopralluogo in vista dell’avvio delle operazioni. Qui ci saranno spiagge e strutture, un giorno, restituite ai messinesi. Ora ci sono case abusive e zone sottoposte al sequestro ma con uno scenario di mare unico con nulla da invidiare per lunghezza e bellezza, a Rio de Janeiro. Sottolinea l’assessora e neo senatrice Dafne Musolino, nel luogo da restituire alla città, davanti a un mare negato: “Si tratta di un ulteriore passo in avanti già programmato per la bonifica di Maregrosso. Dopo aver tolto cumuli di rifiuti nel giugno 2020, ora entriamo nella fase operativa dei prelievi che saranno completati a dicembre. Prima abbiamo effettuato un’analisi a 30 centimetri di profondità, che ci ha dato esiti non confortanti, con indagini fino ai 3 metri, scoprendo la contaminazione ambientale. Adesso abbiamo provveduto ad affidare i prelievi per la realizzazione del piano di caratterizzazione, si chiama così”.
“40 prelievi in vista della bonifica ambientale”
Ma in cosa consiste questo piano? “Sono circa 40 prelievi sui punti di costa e del demanio – aggiunge Musolino – finalizzati a individuare il cosiddetto punto bianco, quello in cui non c’è più contaminazione ambientale. Si tratta di un’attività fondamentale per la bonifica ambientale di quest’area, in vista della restituzione alla collettività. Il tutto in linea con gli indirizzi che l’amministrazione, tramite il Pudm, Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime, vuole realizzare a Maregrosso. Un punto storico dell’affaccio a mare messinese che, per logiche politiche insensate, è stato trasformato in una discarica a cielo aperto”.
Il lavoro è stato affidato alla Ph3 Enginering, con l’ingegnere Salvatore Zaccaro, presente al sopralluogo con l’assessora.
La situazione ambientale e inquinante preoccupante,non è quella che si vede ad occhio nudo “in superficie e sulle spiagge” , ma e quella del sottosuolo e sottomarino . anni e anni di sporcizia di ogni genere accumulati sui fondali , sulla battigia , sotto la spiaggia c’è una bomba ecologica no green pronta ad esplodere , e potrebbe essere superiore alle aspettative di qualsiasi ingegnere