Il ministro per la Protezione civile al convegno del Consiglio nazionale dei geologi
MESSINA “Il ponte è un’opera strategica per collegare la Sicilia e l’Italia all’Europa. C’è chi vorrebbe rimanere al tempo delle palafitte ma dobbiamo andare avanti e progredire. E oggi ci sono le condizioni per realizzarlo”. Il ministro della Protezione civile e delle Politiche del mare, Nello Musumeci, ex presidente della Regione siciliana, interviene al convegno al Rettorato promosso dal Consiglio nazionale dei geologi ieri a Reggio e oggi a Messina. In primo piano “Aspetti geologici e sismici nell’area dello Stretto di Messina”.
Musumeci partecipa all’incontro all’Università ed è reduce dall’impegno per l’Emilia: “Facendo un parallelo con la Sicilia, e ricordando che tutto il territorio nazionale è a rischio, va detto che siamo indietro perché non si è puntato sulla prevenzione. Dobbiamo dare attuazione al piano predisposto nel 2016 dal centrosinistra e non ancora attuato”.
Erano presenti alcuni contestatori No ponte, che hanno gridato “buffone” all’indirizzo del ministro al suo arrivo al Rettorato.
Ha fatto il governatore per 5 anni senza mai dire una parola sul ponte, ora si sottomette a Salvini.
Che pena
Ha fatto il governatore per 5 anni senza dire una parola sul ponte. Perché non pensano lui e Salvini alla galleria di Letojanni da 8 anni in costruzione. Vergogna.
A me piace restare alle palafitte!
Chi l’ha detto che fare ponti devastando territori non adatti è moderno?Non è forse più moderno pensare a non aggiungere cemento e ammodernare le flotte esistenti rendendole green. La Terra non ne può più di aggressioni al suo equilibrio e ci sta presentando il conto. MAI PONTE!!!
Una cosa doveva fare da presidente:
eliminare il CAS, e non lo ha fatto.
Io a lui ed ai suoi amici non farei costruire neanche Lego City.
Ma possibile che, pur avendo in mano le prove drammatiche consegnateci dai disastri di questi ultimi giorni, si pensi soltanto a sperare di consegnare il proprio nome alla storia? La storia di definitivi, scellerati, inimmaginabili danni alla natura. La storia che raccontera’ di personaggi inqualificabili incredibilmente finiti a guidare il nostro Paese. La storia di cittadini infingardi , me compresa, che abbiamo lasciato fare e continuiamo a lasciar fare. Quando del Ponte e della relativa distruzione che ce ne verra’ si parlava in teoria, abbiamo invaso le strade con striscioni e magliette “parlanti” sentendoci progressisti e socialmente impegnati. Da quando il pericolo si e’ avvicinato, come le lumache siamo rientrati nel guscio, “muti d’accento e di pensier”…
Perche’ mai?
Faresti più figura a stare zitto,la vostra fortuna è che noi siciliani nun malemu