La scrittrice ha presentato alla Feltrinelli Point "Il cortile delle sette fate"
MESSINA – “Cultura per me significa racconto, narrazione, affetto verso i luoghi. E anche curiosità, conoscenza e amore per questi posti. E la cultura può reiventare l’economia di una città. Può accadere anche qui a Messina. Me lo auguro”. Nadia Terranova torna nella sua città, alla Feltrinelli Point, e presenta “Il cortile delle sette fate” (Guanda). In primo piano una gatta nera, di nome Arte, in uno scenario palermitano che evoca Giuseppe Pitrè e il suo racconto su una magica piazzetta nel quartiere Ballarò.
Sottolinea la scrittrice, protagonista ieri sera, mercoledì 9 novembre, di un animatissimo incontro in libreria: “C’è la consapevolezza che scrivere fiabe significa parlare a tutti, bambini e adulti, e connettersi con una dimensione incantata, legata alla tradizione siciliana”.
Nel frattempo, “Trema la notte”, tra Messina e Reggio, nel ricordo del sisma del 1908, e gli altri romanzi continuano a ottenere ottimi riscontri. Mette in evidenza Terranova: “I libri non scadono e continuano il loro viaggio, mentre si è al lavoro in nuovi progetti di scrittura. Il nuovo romanzo mi impegnerà alcuni, senza dimenticare i progetti di scrittura destinati ai bambini”.