Circa 200 operatori degli hub vaccinali attendono di capire se i loro contratti in scadenza il 31 dicembre saranno rinnovati e chiedono il rinnovo o i concorsi
di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico
MESSINA – Poche settimane e i loro contratti scadranno. Per questo circa 200 sugli oltre 300 lavoratori della provincia di Messina, adibiti a varie mansioni all’interno degli hub vaccinali, hanno deciso di costituire un comitato per tentare di mostrare ai governi regionali e nazionali la propria importanza. Il “Comitato precari” vuole “presentarsi all’opinione pubblica e alla classe dirigente per dire a tutti che sì, noi esistiamo”.
“Il nostro è un lavoro essenziale”
A spiegarlo è uno dei membri in prima linea del Comitato, Andrea Parisi: “Vogliamo far capire che il nostro è stato un lavoro essenziale durante la campagna vaccinale e la pandemia. Siamo stati vicino all’utenza con soluzioni concrete, lavorando dietro le quinte. Invece nella nuova legge finanziarie non si apre alcuna possibilità concorsuale per noi. Di fatto non sappiamo ancora se il 2 gennaio saremo qui a lavorare. L’attività è già pianificata fino a marzo o aprile. Quest’utenza che deve fare i richiami di alcuni tipi di vaccini? Dove andrà?”
I vaccini Lea e le chiamate attive
Un punto rimarcato anche da Andrea Cusumano, che si occupa soprattutto dei vaccini Lea, Livelli essenziali di assistenza: “Facciamo delle chiamate attive, soprattutto per il papilloma virus. Abbiamo somministrato centinaia di dosi e abbiamo prenotazioni fino a marzo. La gente ci aspetta qui alla Fiera, diventata un punto di riferimento. Nel tempo abbiamo acquisito molto, a causa o grazie alla pandemia. Vogliamo cambiare il nostro obiettivo e renderci utili per la sanità regionale. Siamo 200 ma penso che tutti i nostri colleghi siano d’accordo. Vogliamo portare le nostre proposte all’assessorato regionale”.
Ma per favore.
Andate a vincere concorsi.
Buoni solo a tapparvi il naso.
Un lavoro a termine è a termine finisce con la pandemia.
Avete un rapporto di lavoro ha partita iva ben retribuito, solo x il periodo dell’emergenza covid,che scade il 31/12/2022