Sono bastati soltanto 10 minuti di pioggia, a Stromboli tornano il fango e i detriti. I cittadini organizzano una manifestazione
STROMBOLI – Ancora forti piogge nell’isola di Stromboli, dove nella sera del 10 novembre fango e detriti hanno nuovamente invaso la frazione di Ginostra. L’intenso fenomeno atmosferico ha provocato anche l’assenza di energia elettrica, destando grave preoccupazione nella cittadinanza.
Al momento, le strade e alcune abitazioni sono invase da fango e detriti mentre l’approdo del Petruso risulta inagibile. Una situazione, questa, che ha portato i cittadini a decidere di scendere in piazza per richiedere interventi efficaci di contrasto al rischio idrogeologico.
Nella giornata del 14 novembre, a partire dalle 10.00 i cittadini di Stromboli e Ginostra si riuniranno in piazza San Vincenzo. Alla manifestazione prenderà parte anche la Pro Loco “Ano Stromboli”.
I cittadini chiedono lo stato di emergenza nazionale
Nello specifico, la cittadinanza manifesterà per richiedere la presenza costante, per il periodo invernale, della protezione civile o di personale qualificato e dotato di mezzi idonei. Tra le richieste, anche la dichiarazione di emergenza nazionale per far fronte all’attuale situazione dell’isola.
«Sia nella frazione di Stromboli che in quella di Ginostra -scrive il comitato organizzatore della manifestazione- la situazione è in peggioramento e ormai esiste un conclamato rischio per l’incolumità della popolazione se non si interviene con urgenza. Ad ogni pioggia anche di media intensità, vengono portati a valle fiumi di fango, detriti e materiale roccioso, anche di notevoli dimensioni. Oltre al danno materiale e ai costi correlati alla rimozione dei materiali alluvionali, spesso ad opera dei soli volontari o danneggiati, si aggiunge una temporanea paralisi della viabilità, ed in qualche caso alla rete elettrica e alle telecomunicazioni. Nella popolazione, dai bambini ai più adulti, si è creato un grave stato di ansia, paura e incertezza».
L’isola era già stata duramente colpita dall’alluvione del 2022 ma, sottolineano i cittadini, la situazione è in continuo mutamente e per questo si richiedono anche nuove verifiche sui versanti della montagna.