Messina. Via la selva incolta, si torna a vedere lo Stretto e il forte Vivonne. A fine mese le nuove piante e il prato
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Vi portiamo a scoprire il nuovo volto del parco Aldo Moro. Da oltre 50 anni nessun messinese ci ha più messo piede, intere generazioni non lo conoscono neanche (vedi qui la storia). Ad aprile del 2023 sono stati affidati i lavori, ancora in corso, per la sua riqualificazione e apertura al pubblico. Al suo interno rimane la sede dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) mentre le aree esterne sono tornate a disposizione del Comune di Messina. Come aveva già annunciato il responsabile della struttura Mario Mattia, l’istituto che studia anche i terremoti tornerà in attività a Messina proprio quest’anno. I lavori all’interno dell’edificio, infatti, sono stati quasi del tutto ultimati.
La selva impraticabile diventa area verde
A sei mesi dall’inizio dei lavori nelle aree esterne il parco ha cambiato totalmente aspetto. Se prima la vegetazione era incolta e rendeva alcune aree totalmente impraticabili, adesso si percepiscono gli ampi spazi e si può godere di un panorama prima oscurato dagli alberi. Sorgeranno delle vere e proprie finestre sul mare, uno sguardo unico sullo Stretto di Messina.
Tornano alla luce anche le vestigia del forte Vivonne
Sono già state realizzate delle passerelle in legno sulle quali poter passeggiare, ammirare la città dall’alto e le vestigia del forte Vivonne, un tesoro della fine del Seicento, per anni rimasto nascosto fra le erbacce. Nell’area più alta del parco, alle spalle della sede Ingv, verrà realizzato un grande prato. Si inizierà a fine mese a posarlo, così come la piantumazione delle essenze che circonderanno le passerelle. Gli impianti di irrigazione e illuminazione sono stati predisposti e verranno ultimati nei prossimi 20 giorni (leggi qui l’approfondimento sui lavori).
Tutto molto bello. L’importante è che, una volta aperto al pubblico, non diventi un CACATOIO PER CANI, come qualsiasi parco, area verde, marciapiede, base degli alberi di pino, ecc……di questa città.