650 mila euro d'investimenti per 4 reparti che rappresentano una tappa nel percorso di un Policlinico sempre più punto di riferimento
“Noi qui non curiamo, ma ci prendiamo cura delle persone”. La frase del professor Altavilla, nell’ultima tappa del “tour inaugurale” di 4 reparti, l’hospice di oncologia, racchiude il senso di un percorso che in parte si è concluso stamattina.
“Abbiamo grandi medici”
E non è un caso che il Rettore Cuzzocrea abbia voluto tenere la conferenza stampa a fine mattina nel padiglione H, là dove c’era (e c’è di nuovo) oncologia e dove, nei mesi della pandemia, si è realizzata la struttura Covid. “In quelle ore ho chiesto ai medici ed al personale di tutto il padiglione un grande sacrificio, ma nessuno si è tirato indietro- ha ricordato Cuzzocrea– Ho visto oncologi trasferirsi ad odontoiatria, l’ematologia al Papardo, ma siamo stati pronti. Ed oggi siamo qui, a presentare un percorso che abbiamo iniziato due anni fa e che il Covid ha solo interrotto. Stiamo ripartendo. Abbiamo voluto mostrarvi questi nuovi reparti perché c’è una comunità che lavora in silenzio e ve la vogliamo mostrare. Con il San Raffaele forse posso perdere sul fronte delle strutture. Ma sui grandi medici e sulla grande umanità che c’è in questa grande famiglia ce la giochiamo con tutti in Italia”. Il padiglione H torna all’oncologia ma sarà il padiglione C ad ospitare la struttura Covid (attualmente sono 15 i posti ma raddoppieranno)
4 nuovi reparti
Sono 4 i nuovi reparti inaugurati questa mattina, così come annunciato dal direttore sanitario Levita in occasione della conferenza stampa di saluti dell’ex dg Giuseppe Laganga. Una sorta di “tour” attraverso la nuova Stroke Unit al Padiglione E, la nuova T.I.P.O. (Terapia Intensiva Post Operatoria) al Padiglione F, il nuovo Hospice di Oncologia al Padiglione H e il nuovo reparto di Ematologia sempre al Padiglione H.
Presenti il Rettore Salvatore Cuzzocrea, Elvira Amata ed Antonino Levita (direttore amministrativo e direttore sanitario del Policlinico), il vescovo ausiliare monsignor Cesare Di Pietro che ha benedetto i nuovi ambienti ed i responsabili (dott.ri Altavilla, Cucinotta e Musolino) delle nuove strutture.
La stroke unit
Prima tappa la Stroke Unit che prevede la gestione di 8 pazienti in un unico ambiente. I posti di degenza sono tutti collegati ad una centrale di monitoraggio, secondo gli standard strutturali e tecnologici di una moderna rianimazione, che verifica costantemente lo stato dei parametri vitali dei pazienti. “Abbiamo avviato un percorso e lo stiamo completando. Oggi, dopo la fase Covid, siamo entrati fisicamente e con il cuore nella nuova stroke unit- ha detto Levita– Siamo punto di riferimento per la stroke unit, noi collaboriamo con tutti, ma siamo noi il riferimento”. Attualmente è l’unico centro HUB con servizio di trattamento di disostruzione meccanica endovascolare attivo H24 nel territorio siciliano, grazie alla presenza della U.O.C. di Neuroradiologia, che garantisce lo studio diagnostico e gli interventi endovascolari in sala angiografica dei pazienti. L’importo dei lavori per la Stroke Unit si attesta ad oltre 108 mila euro più iva.
“Ha vinto la sinergia”
“Abbiamo operato in sinergia con tutti i direttori di dipartimento. Per noi è importante raccogliere la sfida di un ospedale che non è solo assistenza- ha proseguito Levita- ma ricerca, studio. Il percorso avviato due anni fa ha avuto momenti difficili. Il Rettore ricordava la notte in cui abbiamo trasformato il padiglione H in presidio covid. Io ricordo una decisione sofferta che è quella di usare l’aulario per accogliere le bare e consentire l’ultimo saluto. Non ci siamo mai fermati ed oggi è un completamento di quel percorso”.
Terapia intensiva post operatoria
Il secondo reparto è quello dalla nuova T.I.P.O. (terapia intensiva post operatoria), importante sia per i pazienti che per il personale medico. Sono 5 posti letto, nel padiglione F. Il costo delle opere per la T.I.P.O. equivale a circa 250 mila euro più iva. “E’ un giorno di festa ma ce ne saranno altri- ha detto il professor Cucinotta- Il Policlinico è un’azienda che non si ferma mai e per noi è un privilegio lavorare qui. Ai miei studenti dico, tra voi cerco chi mi curerà quando sarà il momento. E ho totale fiducia nella nuove generazioni”.
Day Hospital di ematologia
A quasi 15 anni dal suo trasferimento al Padiglione H, una parte del reparto di Ematologia è stata interamente ristrutturata e questa mattina è stato inaugurato il Day Hospital. Sono ambulatori specializzati per patologia (leucemie, mieloma, linfomi), un locale dedicato alle procedure (biopsie, aspirati midollari e rachicentesi) ed una Sala Riunioni per ospitare incontri tra colleghi, attività di aggiornamento, percorsi di formazione. Anche in questo caso, come nei precedenti, l’obiettivo è l’accoglienza del paziente in reparto per realizzare percorsi di umanizzazione delle cure per pazienti fragili e che necessitano di poter accedere ad ambienti in cui sentirsi accolti come a casa. Si attestano a quota 101 mila euro circa i costi per i lavori del reparto di Ematologia.
Hospice di oncologia
L’ultima tappa quindi l’Hospice di oncologia, che sarebbe dovuto essere inaugurato a marzo, ma la data è slittata per l’emergenza sanitaria. Una struttura che “vive” grazie soprattutto alle donazioni (non a caso una targa in ricordo è stata affissa nel reparto) e che rappresenta la determinazione del “prendersi cura” delle persone. Il percorso di umanizzazione delle cure che il professor Altavilla ha portato avanti lo si vede non solo nella trasformazione delle stanze ma anche nelle pareti piene di quadri dipinti dagli stessi pazienti. In questi anni è stato possibile anche realizzare mostre di queste opere firmate da pazienti che hanno trasformato le loro emozioni e paure in tele.
Oncologia punto di riferimento
“E’ stata una scelta coraggiosa quella di attivare il DAI oncologico (dipartimento attività integrate)- ha concluso in conferenza stampa il Rettore– Da quando è stato chiuso il reparto di oncologia al Papardo se ne parlava e basta. Adesso invece siamo riusciti a realizzare un percorso di assistenza e di cura integrato. Il Dai mette insieme tutte le Unità operative che si occupano dell’intero processo che interessa il paziente oncologico, dalla diagnosi sino all’eventuale radioterapia. Si tratta di una scelta di responsabilità e coraggio che candida UniMe quale riferimento e punto centrale di Oncologia per la nostra Regione e non solo. Scommettiamo sui giovani e su quanti verranno da fuori. Questa è una struttura trasversale, e rivendico per Messina il ruolo centrale dell’oncologia universitaria”.
Quanto al commissario straordinario che dovrà prendere il posto di Laganga, l’assessore Razza dovrebbe annunciare il nome entro la fine della settimana.
La benedizione
“Benedico questi nuovi locali – ha commentato Mons. Di Pietro – ma anche tutti gli operatori sanitari, i medici ed i pazienti e le loro famiglie. Queste novità rappresentano uno scatto di civiltà del Policlinico ed una unità di intenti con l’Ateneo di Messina a cui l’ospedale afferisce e di cui è emanazione. All’interno di queste strutture si sviluppano una poderosa porzione di carità ed un esemplare flusso di umanità, accolta ma anche donata”.
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Ma perchè, fino ad ora, si sono presi cura dei cani?