Ogni inverno che passa l’erosione minaccia le abitazioni di Ponte Gallo. Anzi, lo scorso inverno il mare si è insinuato fin dentro le fondamenta ed ha fatto crollare una villa. I residenti si sentono “messinesi di serie B”. “Siamo abbandonati” spiegano. Servizio di Rosaria Brancato e Silvia De Domenico
L’unico accesso è una strada impercorribile, che d’inverno diventa pericolosa e tutto l’anno è piena di cespugli, fossi, sassi. La raccolta differenziata dei rifiuti, la pulizia e il decoro sono affidati dalla buona volontà dei residenti. Ma quel che è peggio è che ogni inverno che passa l’erosione minaccia le abitazioni. Anzi, lo scorso inverno il mare si è insinuato fin dentro le fondamenta ed ha fatto crollare una villa. I residenti di Ponte Gallo si sentono “messinesi di serie B”. Ponte Gallo è proprio al confine tra Messina e Villafranca ma è del tutto dimenticata dalle amministrazioni comunali di Palazzo Zanca. Da decenni. Chi ha acquistato quelle villette adesso, 10 anni dopo, vive nella paura che una notte di maltempo se le porti via, così come è accaduto con l’uliveto e con la costa. Il problema è stato causato dalla barriera frangiflutti di Villafranca che ha spinto il mare nella “conca” di Ponte Gallo. Il Comune di Messina avrebbe dovuto fare altrettanto, difendere costa e residenze, ma nonostante le segnalazioni non si è mai fatto nulla. Lentamente Ponte Gallo si sta spopolando, le abitazioni perdono di valore e ad ogni pioggia chi è rimasto ha paura. “Siamo abbandonati” spiegano. Ma più di ogni altra cosa sono le immagini a parlare da sole.
Servizio di Rosaria Brancato e Silvia De Domenico
Si tratta di case costruite in luoghi a rischio, e la Natura – prima o poi – si riprende ciò che è suo.
Il comune non c’entra nulla. Gestisce tutto il demanio marittimo, quindi la regione. La regione è l’ente responsabile. Spesso mi sono imbattuto nella zona nord di Messina in strade poco accessibili, spesso indicate come private, e poco curate. Se sono private, anche in questo caso, non c’entra il comune. L’unica piccola forza di questo vastissimo e poco abitato territorio è la città. Se diventa un paese, sarà il totale abbandono.
Le avrebbero dovuto demolire le autorità al momento della costituzione.
Sinerano fqtti le case sulla spiaggia i signori,co
n la spiaggia privata….dovrebbero abbattere tutte le case vicinonalla spiaggia senza nemmeno dare un avviso
Meglio parlarne con il comitato feste del nascente comune di Metromare loro hanno “idee innovative”……il porticciolo per Briatore e la pasta con il brodo di “zinzuli”…..”quasi certamente”….