Un progetto che ha coinvolto tanti ragazzi di seconda e terza media e che racconta, tramite la pittura, del viaggio di un metaforico veliero
di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
MESSINA – L’Istituto Comprensivo Battisti Foscolo e l’associazione Puli-Amo Messina hanno rinnovato e riqualificato sei panchine “artistiche” sul Viale Regina Elena, con l’aiuto di artisti d’eccezione: i ragazzi e le ragazze di seconda e terza media. Un’opera che cambia volto a un tratto di strada, in cui ora da una parte c’è la panchina rossa, simbolo internazionale contro la violenza sulle donne, e dall’altra un viaggio in mare verso lo Stretto, tra cielo stellato, mare in tempesta e velieri al tramonto.
Mangano: “Idea del viaggio nata dai ragazzi”
Christian Mangano, di Puli-Amo Messina, ci racconta il progetto: “L’idea del viaggio è nato dai ragazzi che volevano dedicare le panchine a Foscolo e allora siamo partiti pensando all’esilio, convertendo tutto nella rappresentazione di un vascello che parte e arriva a Messina. Vogliamo sottolineare di quanto sarebbe bello che sì, i ragazzi partissero per andare lontano, ma poi tornassero in città portando con sé tutto ciò che hanno imparato”.
Alessandra Minniti: “In ballo il loro amore per la città”
Orgogliosa la dirigente scolastica Alessandra Minniti: “Diamo grande importanza alle associazioni del terzo settore e questa attività con Puli-Amo Messina si iscrive all’interno dell’attività di educazione civica. Al di là del risultato pratico ed estetico è un’attività che va a interessare qualcosa di più profondo: il loro amore verso la città, la scuola e il quartiere. Speriamo di coinvolgere anche i genitori, perché vogliamo fare della nostra biblioteca una sorta di collettore di attività aperte al quartiere”.
Piccoli gesti di grande valore civico. E, con riserva di vedere di persona, direi anche che c’è un discreto valore artistico nel risultato.
Panchine disegnate! e a terra c’è lo schifo fra spazzatura e merda di cani
Bello, ma intervenire anche su quel ramo che rischia di arrivare in testa a chi si siede