Ospite d'eccezione il Direttore del Palazzo Reale di Milano Domenico Piraina che ha caratterizzato la presentazione del catalogo edito da Silvana Editoriale
REGGIO CALABRIA – Due momenti di alto profilo artistico e culturale con la presenza del direttore del Palazzo Reale di Milano e curatore della mostra, Domenico Piraina, hanno caratterizzato la presentazione del catalogo edito da Silvana Editoriale “Tra il visibile e l’invisibile”, pubblicazione che racconta la personale dell’artista calabrese Cesare Berlingeri, attualmente esposta al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria. Un primo partecipatissimo incontro, aperto alla cittadinanza, ed un secondo momento di approfondimento, dedicato alle scuole, con la partecipazione degli studenti del Liceo Artistico di Reggio Calabria.
Ad un mese dall’apertura della personale di Berlingeri, che resterà in esposizione fino al prossimo 18 febbraio al Palazzo della Cultura, un intenso dialogo tra l’artista Berlingeri ed il Direttore Piraina ha riempito di significati e dato spazio a nuove riflessioni sui concetti stessi di arte e di bellezza attraverso un’attenta analisi del percorso artistico dell’autore.
Negli incontri, fortemente partecipati, alla presenza del sindaco facente funzioni Carmelo Versace, del consigliere delegato alla cultura Filippo Quartuccio e della dirigente del Settore Cultura Giuseppina Attanasio, l’artista delle pieghe, noto a livello internazionale, partito da un piccolo paese della Città metropolitana, Taurianova, e ritornato dopo numerose esperienze in Italia e all’estero, ha raccontato il suo desiderio di fare l’artista, quando nel dopoguerra intorno a lui vedeva solo catoi e una umanità con gravi problemi di sopravvivenza. Lo spirito che accompagna la sua arte si riassume nelle espressioni condivise dal maestro con il vasto pubblico di appassionati intervenuto alle due conferenze. “Un artista – ha affermato Berlingeri – deve dare una soluzione ad un enigma. Io non piego la forma, piego lo spazio e lo fermo. Lo spazio diventa una cosa. L’artista crea ciò che prima non c’era. Conosciamo troppo poco e questo ci fa perdere l’infinito. L’arte non è né bella né brutta, è un momento in cui l’umanità si esprime. Nell’arte contemporanea il soggetto non ha valore, ha valore la musica”.
Entusiasta il direttore del Palazzo Reale di Milano Domenico Piraina. Nel corso dell’incontro il Direttore ha espresso meraviglia per la sua visita della città, per la bellezza del Lungomare Italo Falcomatà, del Museo Archeologico nazionale e della Pinacoteca civica, soffermandosi poi sul valore del Palazzo Crupi partendo dalla domanda “Che cos’è la bellezza? È andare in giro con la schiena dritta, a testa alta, leggero, con la coscienza libera. Sono qui dove ci sono opere d’arte sequestrate a criminali – ha affermato Piraina- questa è la bellezza. È bellezza quando il senso estetico si unisce al senso etico. Buono è bello e viceversa. È bella la bellezza e l’onestà.” Sulle opere di Berlingeri il direttore Piraina afferma che trova ciò che per lui è un’opera d’arte. “È un’opera che ha una forza attrattiva, un magnete che esprime energia, ti entra dentro facendo uscire ciò che di buono e di positivo hai dentro di te. L’opera d’arte deve muovere, far pensare, emozionare. L’opera d’arte ha un potere socratico, maieutico. E questo si trova nell’opera di Cesare Berlingeri, che ha anche la capacità di assumere significato diverso e tempo diverso secondo la sua collocazione. Qui vedo l’arte di Berlingeri che richiama alla contemporaneità. Dalle sue opere emerge un’intensa spiritualità. È un uomo tormentato alla ricerca delle cose essenziali dell’umanità, compiendo una sottrazione. Toglie il superfluo per diviene puro, spirituale. Questo è il suo percorso dalle prime opere a quelle più recenti”.
Il consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio ha espresso la sua soddisfazione per le attività poste in essere nel Palazzo durante gli ultimi mesi e ha ringraziato l’artista Berlingeri esprimendo la convinzione che lo sforzo effettuato con questa mostra raggiunge il suo apice. “Oggi mi sento di affermare che abbiamo dato prova della possibilità di elevare l’offerta culturale nel territorio metropolitano, guardando ad una nuova maturità della cittadinanza che accoglie con sempre maggiore entusiasmo le opportunità proposte”. La Dirigente del Settore Cultura della Città metropolitana Giuseppina Attanasio ha posto in luce “che la città ha dimostrato di avere grande interesse per questo tipo di iniziative, che negli ultimi anni hanno trovato nuovo slancio e a cui è stata dedicata grande attenzione da parte dell’amministrazione”. L’anniversario dei Bronzi di Riace – ha aggiunto Attanasio – è stato sì motivo di attrattività turistica, ma, soprattutto, sarà ricordato dai cittadini della Città Metropolitana per le attività svolte. E la parte più importante è ciò che si può trarre da queste esperienze. Un artista come Berlingeri riesce ad esprimere così tanto partendo da un piccolo paese di provincia, è espressione del territorio, da mostrare ai nostri ragazzi, perché vedano cosa è possibile fare con impegno e ricchezza d’animo. Offriamo ai ragazzi queste esperienze, diamo loro un segnale di vivacità intellettuale, la dimostrazione di ciò che si può fare con l’ impegno e lo sguardo aperto sul futuro”.
Ha concluso l’incontro il Sindaco facente funzioni Carmelo Versace che ha ribadito quanto il territorio della Città Metropolitana “abbia necessità di riscoprire la bellezza”. “Dobbiamo puntare su questi progetti – ha affermato – perché i nostri ragazzi devono coltivare le proprie speranze ed i propri desideri anche partendo dagli aspetti culturali. Dobbiamo continuare a trovare risorse per andare avanti su questa strada, dobbiamo avere l’ambizione di guardare realtà migliori della nostra, farne tesoro e prenderne esempio. Bisogna camminare a testa alta – a aggiunto Versace – in questa terra spesso qualcuno tenta di oscurare questo tipo di percorsi, che abbiamo intrapreso, ma noi continuiamo, con l’obiettivo principale di fare avvicinare i nostri ragazzi ai palazzi come questo, allontanandoli da altri pericolosi percorsi. È una missione – conclude – che percorriamo offrendo questi esempi”.