L'avvocato Pedà ha ottenuto - con la collega Romeo - la sospensiva dell'ordinanza del sindaco: «Nessuna zona rossa, la Dad ledeva il diritto all'istruzione»
REGGIO CALABRIA – L’avvocato Adele Maria Pedà è il legale che – insieme alla collega Francesca Romeo – ha supportato in chiave forense e portato alla vittoria la “battaglia” di 15 genitori, che si sono opposti all’ordinanza con cui il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti aveva prorogato di una settimana la chiusura delle scuole e l’attivazione della Didattica a distanza per tutti gli studenti a Reggio città.
La sezione reggina del Tar calabrese (presidente, Caterina Criscenti) ha dato ragione a questi genitori, tra i quali… c’è lo stesso avvocato Pedà.
«Nessuna sorpresa – afferma il legale -, i magistrati amministrativi in sede cautelare hanno solo confermato ciò di cui eravamo certi: non siamo in “zona rossa”, prevedere la Dad incarna la lesione del diritto all’istruzione dei nostri figli».
E come spiega ai microfoni di Tempostretto, la Pedà – un po’ per il suo peculiare doppio ruolo d’avvocato e madre ricorrente, ma più che altro per via dello scarso gradimento, da parte degli haters di turno, del ritorno “fisico” in aula – ha anche subìto insulti e minacce, che ieri ha prontamente denunciato alla Polizia postale.
Ma vediamo insieme l’intervista audiovideo rilasciata a Tempostretto da Adele Maria Pedà