Il ministro del Lavoro e "big" del Pd: la candidatura della Bruni emblema della Calabria produttiva, in chiave-Amministrative bipolarismo fisiologico
REGGIO CALABRIA – Visita reggina del ministro del Lavoro Andrea Orlando.
Il significativo esponente del Partito democratico – oltre che componente dell’esecutivo Draghi – ha avuto oggi pomeriggio a Reggio, e precisamente all’Hitachi Rail (ex Officine meccaniche calabresi) del quartiere Torrelupo, la prima delle sue “tappe” calabresi a sostegno di Amalia Bruni.
Accoglienza & dintorni
Ad accoglierlo, accanto ai vertici aziendali e a esponenti delle forze sociali come il segretario provinciale della Cgil Gregorio Pititto, il consigliere regionale uscente e “inseparabile” di Orlando Carletto Guccione, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e l’assessore comunale ai Lavori pubblici e “suo” candidato alle Regionali proprio nella lista piddina Giovanni Muraca.
E ancòra il metroconsigliere delegato Carmelo Versace, l’ex consigliere regionale Gianni Nucera e vari altri esponenti dèm e del centrosinistra.
Non è mancato un cenno di buona ospitalità. No, non per i giornalisti, che hanno atteso mezz’ora che Orlando arrivasse e, prima di poterci parlare, che terminasse la sua visita nell’impianto produttivo d’eccellenza.
…Per il ministro, “salutato” da un degno buffet, onorato come usa in questi casi anche per poterci scambiare qualche parolina off the record, ché male non fa.
Morti sul lavoro
Di certo, non si può dialogare col ministro del Lavoro in carica senza chiedergli se e come pensi di muoversi per contrastare il maledetto fenomeno delle “morti bianche”.
Nei primi 7 mesi dell’anno, la Calabria ha vissuto 11 eventi fatali sul lavoro (come dire 1,5 ogni mese); nell’intero Paese, sono stati oltre 700.
«Dobbiamo introdurre delle norme, e lo faremo credo già la prossima settimana – ha anticipato il ministro –. Norme che anticipino un piano di carattere più complessivo. Norme che prevedano sanzioni più tempestive per le imprese che violino le regole, che facilitino la possibilità di raccogliere i dati per chi compie violazioni all’interno del frammentato tessuto imprenditivo italiano. E poi, il potenziamento delle strutture di controllo».
Una neuroricercatrice al timone della Calabria
E visto che simbolicamente l’ex Guardasigilli ha scelto di partire dall’Hitachi Rail di Reggio, per il suo giro elettorale in Calabria alla vigilia delle Regionali: un’eccellenza delle neuroscienze, Amalia Bruni, al timone della Regione?
«Credo sia il miglior segnale che si possa dare per il futuro di questa terra. Una grande ricercatrice, Amalia Bruni; una donna; e una donna che ha scelto di rimanere in Calabria, per sviluppare il proprio percorso professionale… – ha fatto presente il componente del governo Draghi –. A fronte di tante chiacchiere, un’esistenza che di per sé definisce un percorso di “scommessa” per la Calabria».
Lega, fuori dall’…alleanza
Nei giorni scorsi, il ministro del Lavoro – specie sui temi attinenti a Covid & vaccini – ha avuto parole durissime verso la Lega, dicendo a chiare lettere che non sarebbe un dramma se Matteo Salvini & C. lasciassero la maggioranza e il governo Draghi.
Almeno in Calabria, visto che i leghisti li vede come “fumo negli occhi”, non ce li ha come alleati… «Eh beh, ci mancherebbe! – sorride Orlando –. L’esperienza politica nazionale è un’esperienza dettata da una condizione di straordinarietà. Riparte il Paese, e allora riparte la politica; e tanto più in un voto come le Regionali».
Bipolarismo & voto utile
E giusto a proposito di Regionali in Calabria, il ministro Andrea Orlando ha rimarcato un frangente che non mancherà di far discutere.
«Io credo che le Regionali “a maggior ragione” diano rinnovata linfa al bipolarismo, in modo naturale – così l’esponente dèm -. E quindi, credo che il 3 e 4 ottobre i cittadini calabresi siano chiamati a scegliere tra il centrosinistra e il centrodestra. E che “tutto il resto” – cioè votare per Luigi de Magistris o per Mario Oliverio, ndr – rischi semplicemente di favorire il centrodestra».