Rifiuti speciali, sequestrato impianto di Giardini Naxos. Funzionari conniventi a Messina, 11 arresti. NOMI

Rifiuti speciali, sequestrato impianto di Giardini Naxos. Funzionari conniventi a Messina, 11 arresti. NOMI

Marco Ipsale

Rifiuti speciali, sequestrato impianto di Giardini Naxos. Funzionari conniventi a Messina, 11 arresti. NOMI

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mercoledì 16 Dicembre 2020 - 10:56

Traffico illecito di rifiuti, sequestrato impianto di smaltimento e compostaggio

Associazione per delinquere, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, gestione di rifiuti non autorizzata, realizzazione di discariche abusive, invasione di terreni, deviazione di acque, falsità ideologica, falsità materiale, abuso d’ufficio e corruzione.

Sono i reati per i quali i carabinieri per la Tutela Ambientale e del Comando provinciale di Messina, col supporto dei colleghi di Catania e Siracusa, hanno arrestato 11 persone (tra imprenditori e dipendenti nel settore dei rifiuti), di cui due in carcere (compreso un funzionario della Città Metropolitana di Messina) e nove ai domiciliari, su misura emessa dal giudice del Tribunale di Messina e richiesta della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Messina.

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altre quattro persone, misura cautelare interdittiva per un’altra funzionaria di Palazzo dei Leoni, infine ancora cinque indagati, tra cui un altro funzionario pubblico messinese.

Un’organizzazione criminale, che operava nella Sicilia Orientale, dedita a vari reati contro la pubblica amministrazione e in materia ambientale, quali il traffico illecito e lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, anche pericolosi, commessi anche grazie alla connivenza di funzionari della Città Metropolitana di Messina per gli impianti nella zona tra Taormina e Giardini Naxos.

Operazione “Eco Beach”

L’indagine è stata chiamata “Eco Beach”, dal nome della società attorno alla quale ruota tutta l’attività illecita, ed è iniziata esattamente quattro anni fa, dopo il controllo da parte dei carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) e della Compagnia di Taormina, in un impianto di trattamento rifiuti a Giardini Naxos, risultato abusivo in un’area sottoposta a vari vincoli, tra cui quello idrogeologico.

Il torrente San Giovanni trasformato in strada carrabile

Un lungo tratto del torrente San Giovanni era stato trasformato illecitamente in strada carrabile, in contrada Cantaro di Taormina, per far passare i mezzi pesanti che trasportavano i rifiuti. Era stata così ristretta la larghezza del torrente, creando rischio di inondazioni.

Il sequestro degli impianti di Giardini Naxos e Ramacca

Nel traffico illecito di rifiuti, erano coinvolte più persone e più società, collegate alla prima ed al titolare, tanto che, nel maggio 2018, la direzione delle indagini fu assunta dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Messina.

Nel dicembre 2018, l’impianto della Eco Beach srl di Giardini Naxos è stato ispezionato dal Noe e, dopo le gravi violazioni contestate, sequestrato. Provvedimento convalidato dal giudice per le indagini preliminari e confermato dal Tribunale del Riesame, dopo ricorso da parte della società. Sequestrato anche l’impianto della Ofelia srl di Catania, a Ramacca, per un valore di entrambi di circa 6 milioni di euro.

Le indagini

Dalle indagini, sono emerse condotte illecite per dichiarazioni non veritiere, occultamento, distruzione e incenerimento illecito di grandi quantità di rifiuti, fino al rilascio di autorizzazioni illecite, dalla pubblica amministrazione locale ai vertici provinciali del settore ambientale.

I rifiuti pericolosi

Tra i rifiuti pericolosi, nascosti, inceneriti e posti in discarica abusiva, anche: percolato di discarica; residui della lavorazione meccanica di plastiche, carte e cartone; sfalci di potatura e scarti della lavorazione del legno; rifiuti elettronici contenenti sostanze pericolose; fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane; rifiuti biodegradabili da cucine e mense; rifiuti provenienti dal trattamento meccanico di altre tipologie di rifiuti e rifiuti ingombranti. Svariate decine di migliaia di tonnellate, che hanno procurato agli indagati un illecito profitto di qualche milione di euro.

Reati contro la pubblica amministrazione

Rilevanti prove sono state raccolte in ordine ai reati di abuso ed omissione di atti d’ufficio, falso materiale, falso ideologico, finalizzati al rilascio di autorizzazioni illegittime, necessarie a “coprire” le illecite operazioni di smaltimento.

Episodio di corruzione

E c’è anche un “dimostrato” episodio di corruzione di un pubblico funzionario della Citta Metropolitana di Messina, addetto al controllo, attraverso la cessione di somme di denaro e ricezione di altre regalie (cene e altre utilità), che compensassero un documentato atteggiamento “compiacente” nel corso dei controlli.

Associazione per delinquere

Nel provvedimento cautelare viene contestato il reato di associazione per delinquere a 8 indagati, ritenuti partecipi di un’organizzazione strutturale, un gruppo criminale volto alla commissione di una serie indeterminata di reati contro la pubblica amministrazione e in materia ambientale, quali il traffico illecito e lo smaltimento illecito dei rifiuti speciali, anche pericolosi, con il fine di consentire a imprenditori operanti nel settore ambientale di massimizzare i profitti, attraverso una considerevole riduzione dei costi che avrebbero dovuto sostenere se avessero operato legalmente.

Arresti in carcere

Venerino Savio, 73 anni, di Giardini Naxos ed Eugenio Faraone, 65 anni di Messina, funzionario della Città Metropolitana di Messina.

Arresti domiciliari

Patrizia Savio, 46 anni, di Giardini Naxos, Gaetano Monastra, 58 anni, di Catania, Giuseppe Monaco, 61 anni, di Acireale, Davide Giunta, 40 anni, di Francavilla di Sicilia, Rosario Russo, 61 anni, di Francavilla di Sicilia, Matteo Taliò, 63 anni, di Taormina, Giovanni Longo, 64 anni, di Augusta, Stefano Codevilla, 60 anni, di Catania

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Simone Savio, 25 anni, di Giardini Naxos, Rosario Catanzaro, 54 anni, di Taormina, Basilio Gugliotta, 65 anni, di Giardini Naxos, Vincenzo Intilisano, 43 anni, di Giardini Naxos.

Misura cautelare interdittiva per C. S., 63 anni, di Spadafora, funzionaria della Città Metropolitana di Messina. Indagati G. L. T., 62 anni, di Giardini Naxos, G. S., 47 anni, di Giardini Naxos, A. C., 63 anni, di Messina (funzionario della Città Metropolitana di Messina), P. L. T., 68 anni, di Giardini Naxos, F. C., 45 anni, di Giardini Naxos

Un commento

  1. posso sapere perchè di alcuni non avete messo i nomi?e come mai se chiudono un’attivita’ commerciale non mettete i nomi dei proprietari? Fino al processo le persone sono indagate e non colpevoli

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