L'ex senatore Besostri: vogliamo voto uninominale disgiunto da quello per la lista e minoranze linguistiche "forti" anche nelle Regioni a Statuto ordinario
Conferenza stampa a Reggio Calabria per esporre i dettagli del ricorso contro la legge elettorale vigente per il riconoscimento del voto libero e la declaratoria d’incostituzionalità del Rosatellum Ter, attuale legge elettorale nazionale. A firmarlo congiuntamente – su iniziativa di alcuni cittadini reggini – gli avvocati Marina Neri, Enzo Paolini e Felice Besostri, l’ex senatore celebre soprattutto per aver promosso ricorsi che hanno portato all’abrogazione parziale del “Porcellum” e dell’ “Italicum”.
Tra le caratteristiche dell’azione legale, la rivendicazione forte dell’identico diritto fra minoranze linguistiche: oggi alcune tra queste, diffuse in Regioni a Statuto ordinario – per esempio, in Calabria, la minoranza grecofona che insiste in una porzione della Jonica reggina – non hanno gli stessi vantaggi spettanti alle minoranze presenti in Regioni a Statuto speciale. In questi ultimi casi, è possibile eleggere parlamentari anche senza raggiungere il quorum del 3% ovvero centrando un risultato del 20% almeno esclusivamente su base regionale.
Proprio per questo, in occasione dell’incontro coi cronisti (che ha visto Paolini assente) era presente Carmelo Giuseppe Nucera, ex sindaco di Bova e anima dell’associazione Apodiafazzi.
Ma guardiamo insieme l’intervista audiovideo rilasciata a Tempostretto dall’avvocato ed ex parlamentare Felice Besostri