Dopo la prevista iniziativa a Catanzaro, l'ex vicepremier incontra l'ex viceGovernatore Spirlì («Avrà un ruolo nazionale») e i quadri reggini del Carroccio
REGGIO CALABRIA – Non diciamo che l’aspettassero col fucile spianato; questo, no.
Ma dopo una “tenuta con smottamento” (stesso numero di consiglieri regionali, ma percentuali inferiori) alle Regionali del 3 e 4 ottobre; dopo la perdita della vicepresidenza della Giunta (e peraltro a favore di Forza Italia che è lo stesso partito che esprime il Governatore); dopo l’indicazione quale unico assessore leghista di Tilde Minasi che dalle urne era uscita nettamente sconfitta a favore di Giuseppe Gelardi (eletto) e Stefano Princi (primo dei non eletti), è chiaro che Matteo Salvini, in Calabria, non era certo atteso come le ultime volte.
Le due “tappe” calabresi
Prima l’appuntamento a Catanzaro coi consiglieri regionali, il neoassessore Tilde Minasi e i dirigenti leghisti calabresi (in testa il commissario regionale, Gianfranco Saccomanno).
Poi, a sorpresa, senza averne formalmente dato notizia ad alcun organo di stampa, la carovana di macchine vira in direzione Sud: a Reggio Calabria, per prender parte a un momento d’analisi politica.
A Reggio, tempesta “forza nove”
E nella città dello Stretto, dall’ormai ex Governatore facente funzione Nino Spirlì al coordinatore provinciale Franco Recupero, dall’ex candidato sindaco Nino Minicuci («non invitato», ci tiene a specificare lui, con un tirato sorriso e visibilmente irritato per il frangente) all’ex coordinatore regionale Roy Biasi sono in tanti ad attendere il Capitano, più che da iscritti alla Lega, da iscritti all’oggi ampio partito dei malpancisti nel Carroccio reggino e calabrese.
Anche se non sono gli unici: ci sono pure alcuni rappresentanti del partito di via Bellerio negli organi di sottogoverno (su tutti, il commissario della Sorical Cataldo Calabretta).
Ufficialmente “non si può dire”, ma più d’uno è rimasto di stucco nell’apprendere della cooptazione di Tilde Minasi. Perché elettoralmente il capogruppo uscente leghista a Palazzo Campanella – è l’argomentazione più in voga – era stato pesantemente sconfitto. Non come Spirlì che almeno, dichiaratamente, alla competizione elettorale non aveva proprio partecipato (come la volta prima, peraltro).
Il Capitano riporterà la bonaccia?
Salvini, però, è di tutt’altro avviso. E nell’incontrare i giornalisti dice in sostanza tre cose.
Primo, quella di Tilde Minasi come assessore regionale al Welfare «è stata un’ottima scelta» e comunque la necessità di avere almeno il 40% di donne in Giunta ha portato Roberto Occhiuto a chiedere alla Lega l’inserimento di una donna (evidentemente la possibilità di fare ricorso a una donna regolarmente eletta, Simona Loizzo, non ha molto attirato il Matteo nazionale).
Secondo, Nino Spirlì avrà un ruolo regionale in linea con quello che può dare in termini artistici (timone della Film Commission?) e comunque a Salvini «darà una grossa mano su scala nazionale».
Terzo, si va belli spediti verso le Amministrative («tanti sindaci stanno per passare con noi. E nei prossimi mesi si voterà in Comuni importanti, vorrei che i nomi dei candidati fossero definiti già a dicembre»)e soprattutto verso la stagione congressuale anche a Reggio e in Calabria. Un angolo di Lega in cui – a questo punto sì! – si ha maledettamente voglia di contarsi.
Ma vediamo insieme l’intervista audiovideo rilasciata da Matteo Salvini a Tempostretto (versione aggiornata e integrata)