Il neo commissario usa parole pesanti: "Ci sono rapporti compromessi, si deve riavviare il percorso, ad esempio col Consiglio comunale"
“Dobbiamo ricucire gli strappi che stiamo ritrovando e sanare le ferite per consentire di riprendere a svolgere un servizio puntuale. Se le ferite sono troppo profonde, la struttura commissariale ha il dovere di tagliare carne ed ossa per salvare il corpo dalla cancrena”.
Così il neo commissario del Comune di Messina, Leonardo Santoro, al suo insediamento.
“Ci sono rapporti compromessi, si deve riavviare il percorso. L’infezione è troppo ampia, uno degli strappi è col Consiglio comunale, nel quale noi invece troveremo supporto che darà riscontro alla nostra attività”.
Poi la risposta all’interrogazione del deputato regionale Tommaso Calderone: “Alcuni di noi sono capaci di svolgere in un’ora il lavoro che si svolgerebbe in 24 ore, altri in 24 ore riescono a produrre solo per un’ora. Dovremo lavorare 24 ore al giorno per produrre il più possibile per far rimettere in galleggiamento la nostra Costa Concordia arrivata sugli scogli, qualcuno ce l’ha mandata a sbattere”.
via subito i vertici delle parteecipate
Ma!
La Città ha avuto più commissari, tutti hanno lavorato bene ed in silenzio,
Nessuno si è.mai espresso come l’attuale. Questi parla come un politico, come un Sindaco eletto, non da funzionario governativo.
Si vedrà!