Ecco cosa ne pensano i cittadini che abitano sul viale Giostra o frequentano il mercato
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – “Da quando sono iniziati i lavori negli orari di punta non si cammina più“, racconta un residente del viale Giostra. L’avvio degli interventi per la realizzazione del parcheggio d’interscambio “Sant’Orsola” preoccupa sia i cittadini che abitano in zona ma anche chi giornalmente frequenta l’omonimo mercato. “Non capisco a cosa serva, così come quello che stanno realizzando a San Licandro”, dice un’altra cittadina.
Il consiglio della V Municipalità chiederà delle modifiche
A raccogliere disagi e lamentele dei cittadini in questi giorni è stato anche il consiglio della V Municipalità. “I lavori sono partiti e il parcheggio si farà, noi possiamo solo chiedere delle modifiche e abbiamo già avuto un incontro con l’assessore Mondello“, spiega il presidente Raffaele Verso.
Questo sul viale Giostra, così come tutti gli altri parcheggi d’interscambio realizzati in città, rientrano in un progetto approvato dal Consiglio comunale nel 2019. E’ stato votato favorevolmente sia dai consiglieri a Palazzo Zanca sia da quelli che allora componevano la V Municipalità. Il parcheggio sorgerà fra la via Garibaldi e il viale Regina Elena e prevede la realizzazione di 272 posti auto. Ecco che aspetto avrà il parcheggio.
Quello di San Licandro è una cosa assurda. Da chiedere le dimissioni di mondello e di tutti quelli che lo hanno approvato a suo tempo.
Stessa storia per quello del giostra. Definirlo inutile è dire poco.
Definirlo di interscambio vuol dire offendere l intelligenza di noi tutti.
Il tram passa ad una distanza abissale dagli stalli più alti.
Mondello non ci prendere in giro.
Sono solo antipasti per prepararci al blocco totale del traffico che sarà generato dai cantieri del ponte.
Vanno pubblicati i nomi dei consiglieri di quartiere che votarono a favore di questa mostruosità, sulla stampa si è letto solamente il nome dell’unico consigliere contrario, Rossellini, ma occorre indicare i favorevoli affinchè la cittadinanza possa averne memoria alle prossime elezioni.
Eccolo…il disagio.
Si poteva pensare di proporre modifiche anche prima del cantiere.
Ma in ogni caso, il problema è solo uno: idee fatte male, o meglio, fatte per seguire uno scopo ma che non risponde alle vere esigenze…