Il sub commissario per il risanamento risponde al sindaco Basile sulla vicenda delle case di Contesse
MESSINA – “L’accusa di danno erariale è diffamatoria. Valuterò la richiesta di risarcimento in ambito civile. Se mi fossi messo d’accordo col Comune avrei commesso il reato di turbativa degli incanti e aste pubbliche. Il nostro ufficio, sotto la guida del presidente Schifani, non è una partecipata”. Il sub commissario per il risanamento, Marcello Scurria, replica dopo la lettera inviata dal sindaco Federico Basile al presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l’esito dell’asta sulle case di Contesse.
“Quello di Basile un fallo di frustrazione”
Scurria respinge al mittente anche il pensiero di chi lo dà vicino al centrodestra e per questo in conflitto con la giunta Basile: “Non faccio politica e non potrei farla – dice -, svolgo un ruolo che mi è stato affidato. Non si è mai interrotta la collaborazione con il Comune, il bene primario è di aiutare chi vive nelle baracche. La lettera di Basile? Un fallo di frustrazione, una volta che non è riuscito ad acquistare le abiitazione a Contesse”.
“Io candidato a sindaco? Non è all’ordine del giorno”
Ma c’è chi pensa che questa sia un’anticipazione di uno scontro elettorale con candidato sindaco l’avvocato messinese, ex presidente di Arisme e non più vicino all’area De Luca, per il centrodestra. “Mi fa piacere che qualcuno pensi a me come futuro candidato sindaco ma non è attualmente in discussione. MI piace quello che sto facendo nel campo del risanamento. Io sono amico della sottosegretaria Matilde Siracusano, che ha pensato a me per questo ruolo in base alle mie capacità. Non ho la tessera di Forza Italia. Ho sempre dimostrato massima disponibilità nei confronti dell’amministrazione Basile. Atteggiamento evidentemente non ricambiato”.
La polemica tra Basile e Scurria
In sintesi, il Comune di Messina ha offerto 972mila euro; l’Ufficio commissariale per il risanamento 1 milione 302mila euro. E quest’ultimo si è così aggiudicato l’acquisto di 11 lotti di appartamenti finiti e utilizzabili su un edificio di 18 appartamenti e un lotto di edificio gemello lasciato a rustico da completare, in via Bisignano, a Contesse, nell’ambito del fallimento della ditta Anfa Costruzioni. A fare notizia è la concorrenza fra due enti pubblici. Il sindaco Federico Basile ha scritto al presidente della Regione, Renato Schifani, lanciando l’accusa di “concorrenza sleale e di danno erariale di 330mila euro”.
“Ho sempre coinvolto l’amministrazione Basile”
Qual è la risposta del sub commissario? “Come sempre, quando acquistiamo case, abbiamo chiesto a un tecnico di redigere una perizia di congruità. E la nostra offerta è stata in linea con la perizia. Questo invito postumo a concordare o ad asternersi lo respingo al mittente. Ringrazio il presidente della Regione per la fiducia totale dal marzo 2023. Al netto delle polemiche precedenti alle nomine, che ho archiviato subito, dal primo giorno ho collaborato in modo sinergico con il Comune di Messina. Non c’è una sola iniziativa in cui l’amministrazione Basile non sia stata coinvolta. E peccato poi che, nei post del sindaco, si parlasse solo dei meriti delle amminsitrazioni dal 2018, senza citare mai l’ufficio del commissario. Ufficio nel quale non ho mai avuto il piacere di ricevere una visita dal primo cittadino”.
Scuse poco plausibili.
Che senso ha che partecipino due enti pubblici ad un’asta?
Senza pudore!