I proprietari di imbarcazioni ormeggiate o abbandonate dovranno rimuoverle entro il weekend. Lunedì la pulizia straordinaria
Di Silvia De Domenico
MESSINA – Dal lungomare del Ringo intitolato a Biagio Belfiore si torna a vedere il mare. Per decenni la vista dello Stretto è stata ostruita da barche e carrelli, ormeggiati o abbandonati sulla spiaggia. Certo è solo un tratto del litorale: 150 metri torneranno balneabili e fruibili da parte dei messinesi. E già stamattina, complice il sole e le alte temperature, qualcuno ne ha approfittato per esporsi al sole e godere di un affaccio al mare in centro città.
5 giorni per spostare o rimuovere le barche
L’area delimitata dal Comune di Messina è stata interessata da interventi di rimozione o spostamento delle imbarcazioni da parte dei proprietari già da lunedì 22 maggio. L’amministrazione ha specificato, con dei cartelli, che entro 5 giorni il tratto in questione doveva essere liberato da qualsiasi mezzo. E in gran parte è stato fatto, oggi rimangono circa 5 barche che sembrerebbero abbandonate. In ogni caso si avrà tempo fino al weekend per intervenire, poi sarà il comune a farlo. Lunedì 29 maggio, infatti, avranno inizio gli interventi di pulizia straordinaria da parte di Messina Servizi.
Le aree laterali rimarranno ai pescatori
Per quest’estate il tratto che torna alla pubblica fruizione sarà solo questo centrale, le aree laterali infatti rimarranno a disposizione delle barche e dei carrelli dei pescatori, almeno fino a quando non si stabilirà una collocazione definitiva. A giugno verranno installate due docce pubbliche, in corrispondenza delle scalinate dove sono già presenti le rampe per disabili.
I carrelli, un pugno nell’occhio. Una giungla di tubi innocenti arrugginiti montati su carcasse di ruote e cerchioni.
Ma perché è stato permesso tutto ciò? Le barche una volta venivano spinte in acqua e risalite facendole scivolare su assi di legno, le cosiddette falanghe, erano meno impattanti ed oscene degli attuali carrelli. Per non parlare dei verricelli arrugginiti di tutti i tipi.
Il problema è che tutti si intendono pescatori.
Utilizzare le falanghe è un’arte , che si trasmette di padre in figlio.
A schiacciare il pulsante di un verricello siamo tutti bravi !!!!!
forse non hai capito che sei a messina caro lillo
Ma la zona del Ringo ricade in pertinenza dell’autorità portuale e dovrebbe essere zona di divieto pesca e balneazione. Inoltre a dx e sx dei torrenti è comunque divieto di balneazione se non sbaglio per 50 mt. Forse per la presenza dei 2 torrenti a lato la zona una volta non superava i test eseguiti circa la balneabilità a seguito dei quali alcune zone venivano dichiarate non balneabili anche se poi venivano utilizzate ugualmente.
Circa i carrelli concordo, almeno in parte, ma capisco anche che oggi si va a mare soli ed è difficile alare una barca con le falanghe se non si è almeno due persone.
Ma la fogna?