Al Palacultura due giorni dedicati ad innovazione e digitalizzazione. Ecco cosa ne pensano i visitatori
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – A Messina si respira un’aria internazionale. Grandi aziende e nomi del settore dell’innovazione hanno calcato il palco del Palacultura. La seconda edizione del Sud Innovation Summit , l’evento ideato dall’imprenditore messinese Roberto Ruggeri, ha portato in città un’opportunità per addetti ai lavori, ma anche per studenti e giovani startup.
“Liberiamo i sogni dai cassetti”
Quest’anno, poi, c’è la novità di poter inviare il proprio curriculum e candidarsi per vincere una borsa di studio. A spiegare come funziona il percorso del “Talent Hub” è Stefania Ruggeri, capo dell’ufficio marketing del Sud Innovation Summit. “Liberiamo i sogni dai cassetti, anche qui al Sud possiamo realizzarli”, dice riferendosi all’opportunità che l’evento offre ai giovani.
“Qui le realtà innovative si incontrano per sentirsi meno sole”
“E’ una grande occasione per il Sud e per Messina”, racconta il fondatore di Cerbellum, Fabrizio Privitera. “Qui si possono incontrare realtà innovative del territorio e sentirsi meno sole”.
Riccardo Vanelli e Ines Iachheb spiegano come possono lavorare insieme persone che non si conoscevano prima ma hanno in comune delle idee. “Formiamo gruppi di lavoro di ragazzi dai 20 ai 30 anni che vorrebbero creare una startup ma non sanno da dove iniziare”, spiegano.
In visita alla prima giornata dell’evento anche due quinte classi dell’istituto “Ainis”, accompagnate dal professore Sergio Colaianni. “Accompagniamo le piccole e medie imprese nel processo di digitalizzazione, ecco come”, spiega la responsabile dell’area internazionalizzazione di Sicindustria e Enterprise Europe Network, Giada Platania.
Sentito in tv una parte del discorso dell’organizzatore.
Senza offesa ma mi pare tutto già visto e sentito, senza considerare poi questa mania “defilippiana” di abusate della parola sogno. Come fossimo sempre in TV a venderne uno.
E poi siate gentili, l’inglese usatelo con criterio.
Abbiate pietà e rispetto della lingua italiana e di quella inglese.
Basta termini buttati li a sproposito.
Oramai suonano banali ed un po’ da piazzisti.
bla bla bla ma l’inglese u studiaru sulla vecchia ” radio Elettra” ahahahahahahahah minzica MESSINA capolista dell’innovazione del Meridione…..semu cuntenti non a voler essere disfattisti…….ma scinnemu “tera tera” ,,,,,,chi paruluni straniere e cu il nulla in Italiano non si mancia….ma scusate si non sbagghiu lo avevano promesso lo scorso anno …..boh boh ……mi vien che dire ….” belle frasi belle parole tutti carichi…..ma i brisculi ?? vedremo e speriamo che almeno qualche bla bla bla si concretizzi. Scusate chiedo ..sapete se digitalizzeranno la Sanità a Messina , in Sicilia e nel Meridione
ahahahahah Belle frasi belle parole t utti carichi …ma i brisculi ??? inglese maccheronico o abusato …..fin troppo tipo televendite …..non a voler essere disfattisti .. ma lo scorso anno se non sbaglio ho sentito le stesse parole………….speriamo che almeno uno di questi bla bla bla si realizzi…… poi penso al Papardo all’Ospedale di Taormina all’ASP 5 alla Sanità in Sicilia nel Meridione., alla siccita, alle Autostrade Trazzere e chi piu ne ha piu ne metta..i sogni per noi poveri mortali missinisi Siculi o Meridionali in genere avemu bisogno di chistu prima i famosi “brisculi” “travagghiu” i ..e parlate di digitalizzazione, di IA, chiaramente tutto giusto ma…………. ……..mi fermo qui scusate