Il ministro Giovannini e l'Ad di Rfi Fiorani spiegano i progetti per una mobilità più veloce e sostenibile sullo stretto di Messina, al varo della nuova nave traghetto Iginia.
di Alessandra Serio (riprese e montaggio Matteo Arrigo)
Interviste al ministro Giovannini e all’Ad Fiorani
MESSINA – Sarà in acqua già da domani per le prime prove la Iginia, la nuova nave green di Rfi che mira a potenziare i collegamenti tra Messina e Villa San Giovanni. Un tassello di una serie di investimenti complessivi per la continuità territoriale e la mobilità in Sicilia, spiega nella intervista il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini. Primo obiettivo: “l’alta velocità” entro l’estate, promette Vera Fiorani, amministratrice delegata di Rfi.
Non c’è soltanto il mezzo miliardo di fondi PNRR destinati ai nuovi Frecciarossa e all’elettrificazione delle banchine nei due porti di Messina e Villa, hanno spiegato Giovannini e la Fiorani. Ma ci sono 7 miliardi complessivamente per ognuna delle due regioni interessate, destinati alla mobilità di terra e mare.
All’inaugurazione erano presenti il commissario della Città Metropolitana di Messina Leonardo Santoro, che ha chiesto l’impegno del Governo per “ricucire la frattura costituita dallo Stretto di Messina e garantire la vera continuità territoriale”, e l’assessore regionale Gaetano Armao, che ha ricordato al ministro i costi dell’insularità. Presente anche il sottosegretario ai trasporti Giancarlo Cancelleri, che a settembre scorso aveva presentato il pacchetto di progetti del Pnrr per la mobilità sullo Stretto di Messina.
… Esattamente come adesso, con i TRAGHETTI che scaricano in mare tonnellate di “spazzatura” a costi infiniti … !!!
La sola cosa importante è che nello Stretto si viaggi. La realtà di questi ultimi anni parla chiaro.