Summer Camp, Ortolani: "Ero un'altra persona, la pallavolo mi ha trasformata" VIDEO

Summer Camp, Ortolani: “Ero un’altra persona, la pallavolo mi ha trasformata” VIDEO

Domenico Abbriano

Summer Camp, Ortolani: “Ero un’altra persona, la pallavolo mi ha trasformata” VIDEO

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lunedì 15 Luglio 2024 - 20:23

L'ex capitana della Nazionale italiana di pallavolo a Saponara e Villafranca per un camp estivo organizzato dalla Sicily Bvs

VILLAFRANCA T. – Il prossimo 7 gennaio spegnerà trentotto candeline ma siamo pronti a scommettere che di abbandonare la pallavolo giocata o di rinunciare a gustare il dolce della sua torta di compleanno come quello dello spirito con cui affronta la vita, non ne abbia proprio intenzione.

Serena Ortolani, 187 cm, 4 Scudetti (2006-2011-2015-2016), 2 Coppe Italia di A1 (2006-2017), 2 Supercoppe italiane (2004-2016), 3 Champions League (2005-2009-2010), 1 Challenge Cup (2019), eletta MVP CEV Champions League nel 2009, ma anche tanto altro conquistato con la maglia Azzurra della Nazionale; parliamo di 1 Argento Mondiale (2018), 2 Ori (2007-2009) e 1 Argento (2005) Europei, 1 Argento (2005) e 3 (2007-2008-2010) Bronzi al World Grand Prix e, senza volutamente menzionare le competizioni minori, chiudiamo con gli Ori in Coppa del Mondo (2007) e in Grand Champions Cup (2009).

Sarebbe riduttivo chiudere il valore di quest’atleta nel suo pazzesco palmarès.

Ci piace pensare che Serena Ortolani abbia ancora da dare e raccogliere tanto, pensando anche che la prossima, al netto di possibilissimi errori quando devi contarne tante, sarà la sua ventitreesima stagione in serie A, la quarta di A2, il resto solo massima serie.

Ecco perché, quando vuoi esserci comunque, lì su quel taraflex, sebbene non si lotti più per un tricolore o prestigioso trofeo, ma per colori, compagne, tifosi, per rendere onore ad un pallone e al suo gioco che lo rende il più bello tra i tanti in cui possa imbattersi fortunatamente ancora un bimbo, è allora che ne percepisci l’immensità, ora da scrivere e sempre e comunque impossibile da contenere.

L’abbiamo raggiunta tra Saponara e Villafranca dove Serena, insieme al marito Davide Mazzanti, ex CT della Nazionale italiana femminile e attuale tecnico di Trentino Volley in A2, ha trascorso alcune giornate in compagnia degli iscritti al Summer Camp organizzato dalla Sicily Bvs, un’occasione per respirare aria nuova.

Ortolani: “Tante proposte per i camp, avrei detto si a tutte”

“Ero già stata in Sicilia tantissimi anni fa con la Nazionale Juniores. Mi ricordo solo la granita siciliana (ride, ndr). Dei momenti vissuti nel contesto della pallavolo non ricordo nulla, ma della granita sì; farci colazione mi sembrava molto strano, ma anche tanto buona. Poi, ci sono tornata due anni fa per giocare con Catania e, lo scorso inverno, a Messina (con la Consolini Volley per la gara di Pool Promozione al PalaRescifina contro Akademia Sant’Anna, ndr)”.

Finalmente primo vero impatto con la terra di Sicilia senza dover pensare all’attività agonistica: “E’ vero, stavolta vediamo di godersela un pò di più”.

Anche se pur sempre all’interno di camp di pallavolo, scelta vissuta con il marito Davide e nata da una proposta cui era difficile rinunciare anche per il desiderio di spendersi sempre con giovani atleti: “Davide aveva dei contatti e così abbiamo detto di sì, anche per fare una vacanza e stare un pò insieme, facendo pallavolo”.

“Credo che per i ragazzi – prosegue Serena – un camp estivo sia un’esperienza importante, sia tecnicamente che tatticamente, perché un atleta fermo per tre/quattro mesi ha così l’opportunità di mantenersi attivo, ma anche stare in mezzo a tanta gente, condividere momenti e coltivare le loro passioni”.

In realtà, anche per una giocatrice come Serena, abituata a confrontarsi con l’alto livello, vivere una pallavolo di inizio attività come istruttore, riveste un valore non facilmente stimabile: “Ho ricevuto tante richieste per prendere parte ad un camp come istruttrice e avrei partecipato a tutti perché sono esperienze che ti danno tantissimo. Quello che mi piace di più è poter trasmettere ciò che la pallavolo, in questi anni, mi ha insegnato. Ero un’altra persona; poi, anno dopo anno, la pallavolo mi ha insegnato a essere determinata, a dare tutto, a essere meno timida; tutte aspetti che mi piacerebbe trasmettere. Camp opportunità fantastica”.

Oltre Serena, lo stesso Davide Mazzanti si diverte a seguire i ragazzi, passo passo, attraverso le fasi di gioco: “Spero resti loro tanto di questa esperienza. Davide è un tecnico che studia, sempre sul pezzo. Per i giovani poterci stare insieme è veramente tanta roba”.

L’ultimo riferimento alle Nazionali Azzurre, entrambe qualificate per le Olimpiadi di Parigi: “Hanno fatto una VNL (Volleyball Nations League, ndr) da paura. Si meriterebbero tanto, anche se sono scaramantica e non voglio dir nulla, ma possono davvero andare lontano”.

Volendo fare il nome di un’Azzurra su tutte, quello di Alice Degradi vien fuori facilmente anche dalle labbra e dal cuore di Serena: “Alice è nel mio cuore sempre. La adoro perché è una persona fantastica, la conosco anche al di fuori della pallavolo. Da sempre il massimo e la vedi sempre con il sorriso, non la vedi mai seria. E’ sicuramente una marcia in più”.

Notizia di qualche giorno fa, Alice Degradi non farà parte della spedizione Azzurra a Parigi a causa di un serio infortunio dell’ultimo istante. Un motivo in più perché, stavolta, una medaglia arrivi davvero, per ilo volley italiano e per Alice; ne converrà certamente anche la stessa Serena Ortolani.

Link all’intervista YouTube

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