Al Circoletto dei Laghi il primo CAP della Provincia di Messina. La stagione tennistica vedrà anche l'inizio dei campionati a squadre e tornei individuali
Riprende l’attività agonistica per quanto riguarda il tennis a Messina. Sabato 6 marzo è toccato ai giovanissimi al Centro di Aggregazione Provinciale. I migliori under10 della provincia segnalati dai rispettivi maestri sono stati convocati al Circoletto dei Laghi per svolgere il primo dei tre raduni del CAP.
Avrebbero dovuto prendere parte, oltre ai nati nel 2011 e 2012, anche i nati nel 2013. Ma vista la situazione pandemica, per non sovraffollare la sede di allenamento questi non sono stati convocati. Il raduno si è svolto seguendo le norme anti-Covid e i protocolli FIT: gel sanificante all’entrata con misurazione della temperatura; porte chiuse con ammessi solo gli atleti e i maestri accompagnatori; gli atleti hanno avuto il permesso di togliere la mascherina ma solamente in campo o durante la sessione di preparazione atletica, i maestri invece hanno sempre tenuto la mascherina; sui campi all’aperto erano presenti non più di 4 tennisti alla volta.
Tra i giovani tennisti, facenti tutti parte di una scuola tennis riconosciuta dalla Federazione, verrà selezionata al termine dei tre raduni una rappresentativa della Provincia di Messina per competere nella coppa delle Province da metà aprile. A seguirli, e selezionarli, saranno i maestri FIT Fabio Branca e Carmelo Arasi, fiduciari provinciali dell’Istituto Superiore di Formazione dedicato a Roberto Lombardi. Mentre Ettore De Domenico è il responsabile provinciale per quanto riguarda la preparazione atletica, con la qualifica di Preparatore Fisico di 2° Livello.
Il raduno ha dato il via finalmente alla stagione professionistica nella provincia di Messina. Già settimana prossima, domenica 14 marzo, partirà anche il campionato maschile a squadre di serie C, mentre la settimana successiva toccherà alla serie C femminile. In contemporanea, e a seguire nel corso dei mesi primaverili ed estivi, anche tutti i tornei giovanili che hanno come fine la partecipazione ai campionati italiani individuali riprenderanno.
Il sistema piramidale della Federazione Italiana Tennis
Come ci ha ricordato Roberto Branca, delegato provinciale per Messina della FIT, fresco di riconferma al suo secondo mandato per il quadriennio 2021-2024, “il campione di tennis non lo scopri a 20 anni” e quindi tutti i più forti tennisti a livello nazionale sono passati da un CAP.
I centri di aggregazione sono su base provinciale e per i ragazzi under10. Segue in ordine di età e salendo di livello il Centro Periferico di Allenamento su base regionale, con Sicilia e Calabria insieme, per gli under14. Ancora uno step che vede coinvolti i tennisti a livello nazionale è per gli under18 preso il Centro Tecnico Periferico. Infine, alla punta della piramide, vi è il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, da dove sono passati tutti i campioni italiani recenti over18.
La Coppa delle Province, modificata rispetto agli altri anni causa pandemia
La competizione mette a confronto i migliori talenti siciliani che provengono da diverse scuole tennis. Solitamente è una grande festa presso un’unica sede in cui tutte le province si sfidano, ma non quest’anno. La Provincia di Messina ha avuto i suoi momenti d’oro all’inizio del decennio scorso quando poteva schierare i giovani Bombara, Tabacco e Andaloro. Con questa selezione oltre a vincere in Sicilia si arrivò in fondo anche a livello nazionale. Nell’ultima edizione disputata nel 2019 Messina è arrivata terza, dietro Palermo e Siracusa.
Lo scorso anno, nel 2020, non si è disputata causa pandemia e per il 2021 l’idea è quella di giocare in tre date differenti sorteggiando le sedi. Le selezioni provinciali saranno impegnate in quarti, semifinali e finale con un tabellone a specchio. In questo modo le province che vincono il primo turno disputeranno le fasi finali. Ma al tempo stesso si darà la possibilità anche alle sconfitte al primo turno di giocare tre partite, perché si ritroverebbero a giocare un altro tabellone opposto.
A questo livello la bravura dei maestri, ed è importante sottolinearlo, sta anche nel trovare il giusto equilibrio tra l’attività agonistica e quella ludica. Come ricordato dai tecnici Fabio Branca e Carmelo Arasi, le regole saranno inerenti alle capacità tecnico tattiche di ragazzi che ricordiamo avranno un di massimo 10 anni, quindi giocheranno con le palline più morbide e in campi di ampiezza e lunghezza ridotte.