Materie prime non tracciabili, potenzialmente di scarsa qualità e dannose per la sicurezza e la salute dei clienti
Tabelle luminose, lampade, telecomandi, telecamere, carica batterie ricaricabili, casse audio, registratori, videocamere, spazzole elettriche, torce, cuffie, droni, modem, asciugacapelli, amplificatori e molti tipi di giocattoli. Merce in vendita senza certificazioni sulla provenienza, senza indicazioni sulla sicurezza e con caratteristiche irregolari.
La Guardia di Finanza di Milazzo e Barcellona ha sequestrato oltre 40mila prodotti cinesi venduti illegalmente in due negozi, uno a Torregrotta e l’altro a Barcellona, gestiti da cinesi.
Il marchio Ce (Comunità europea)
Gli articoli esposti sugli scaffali per la vendita erano privi della marcatura Ce (Comunità europea), garanzia di conformità agli standard europei, e delle indicazioni minime previste dal codice di consumo, quali l’indicazione della provenienza e del materiale impiegato.
Materie prime quindi non tracciabili, potenzialmente di scarsa qualità e dannose per la sicurezza e la salute dei clienti. In alcuni casi mancava l’indicazione dell’importatore, in altri c’erano scritte solo in cinese.
Le sanzioni
Due imprenditori cinesi sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Messina per l’applicazione delle previste sanzioni, in uno dei casi fino a 60mila euro.
Per i titolari del negozio di Torregrotta è scattata anche la segnalazione alla Procura di Messina per il reato di “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi“, visto che alcuni riproducevano illegalmente note marche, ingannando gli acquirenti.
Meno male che è solo a Barcellona e Torregrotta………O no?