L'assessore Caruso parla di quanto fatto e di cosa manca per far restare in città i turisti provenienti dalle navi da crociera: "Di turismo si può vivere"
Di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
MESSINA – Cartelli tematici e colorati, qr code per scoprire i percorsi, nuovi itinerari da proporre agli agenti marittimi e una caccia al tesoro per scoprire 20 dettagli di altrettanti siti cittadini per poter vincere un souvenir. Dopo l’incontro di qualche giorno fa tra l’assessore al turismo Enzo Caruso e il presidente dell’Autorità di Sistema Mario Mega, in cui si è parlato di come “tenere” a Messina i croceristi, ci siamo posti la stessa domanda. In che modo l’Amministrazione vuole far sì che i turisti appena scesi dalle crociere non vengano immediatamente dirottati in altri siti della provincia, come Taormina? Cosa ha in programma l’assessorato di Caruso per incentivare il turismo in città?
Caruso: “Si può vivere di turismo”
Lo abbiamo chiesto direttamente a lui, che ci ha accolti nell’info point a pochi passi da Palazzo Zanca. “Noi stiamo partendo da zero – ha dichiarato Caruso ai nostri microfoni – Se avessimo avuto un percorso attivato da precedenti amministrazioni, e parlo di almeno di trent’anni fa, saremmo andati oltre. Ma si può vivere di turismo e vogliamo farla diventare una città di sosta, non più di passaggio”. Caruso parla dell’utilità del punto informazioni ma anche dei servizi che si offrono ai turisti: “Abbiamo voluto rendere accogliente l’ufficio delle informazioni per i turisti. Attrattivo e soprattutto in grado di dispensare materiale utile. Non la classica cartina, che magari oggi con app come google maps non si usano più. Percorsi digitalizzati e tematici, divisi per colore, da seguire come fosse una traccia”.
Turismo: la caccia al tesoro per le vie del centro
E in più, la caccia al tesoro: “Si scopre un indizio sulla facciata di una chiesa o su un monumento. Trovandoli tutti e mostrando le foto all’info point si vince un gadget. Già tanti studenti ma anche ragazzi dell’Erasmus si sono cimentati nella sfida e l’idea funziona”. Una mappa viene fornita all’ufficio informazioni e seguendola tutta si gira la città. Indizi, effigi o scritte in latino, si possono trovare sui tanti monumenti che Messina offre: fontane, palazzi, chiese. Una vera sfida che presto anche noi proveremo a cogliere e completare, come hanno già fatto turisti e studenti delle scuole messinesi. Infine, una domanda lecita, che può apparire banale: cosa manca? “Ci sono una serie di cose che bisogna mettere in campo – spiega Caruso. Una è convincere gli agenti marittimi a vendere escursioni su Messina, in città ma anche su luoghi come i laghi di Ganzirri, le fortificazioni, i peloritani. Lanceremo un sito con tutti questi itinerari. Avere belle cose va bene ma bisogna anche farlo sapere. Abbiamo bisogno di investire la tassa di soggiorno in alcuni spot anche a livello nazionale, già dal prossimo periodo di Natale”.
Bient a volte neanche una “mutanda” …dalle 13 alle 16 anche i negozi chiudono….
Forse l’ assessore Caruso deve cambiare rotta, nel suo mandato di assessore non ha ancora lasciato il segno…..forse è troppo occupato con la battaglia di Lepanto, a lui assai cara….