Traliccio alto 30 metri vicino alle case. L'allarme dei cittadini: "Il Comune verifichi le distanze". VIDEO

Traliccio alto 30 metri vicino alle case. L’allarme dei cittadini: “Il Comune verifichi le distanze”. VIDEO

Silvia De Domenico

Traliccio alto 30 metri vicino alle case. L’allarme dei cittadini: “Il Comune verifichi le distanze”. VIDEO

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sabato 14 Novembre 2020 - 12:05

"Un traliccio alto 30 metri a pochi passi da casa nostra". E' il grido d'allarme degli abitanti di un complesso di Galati Marina, che da un giorno all'altro hanno visto comparire il ripetitore davanti alle loro finestre. Servizio di Silvia De Domenico

“Da un giorno all’altro un ripetitore mostruoso di circa trenta metri è comparso davanti alle nostre finestre”, è l’allarme lanciato dagli abitanti di un complesso residenziale di Galati Marina.

La stazione radio base montata in un terreno privato che dista pochi metri dalle loro abitazioni è stata posizionata il 27 ottobre. Da allora i residenti, dispiaciuti per l’impatto ambientale e preoccupati per la loro salute, si sono attivati per assicurarsi che tutto sia stata fatto nel rispetto del regolamento vigente. Si sono anche rivolti ad uno studio legale che ha già diffidato il Comune di Messina. “Chiediamo agli uffici competenti di verificare e vigilare sul rispetto delle distanze, soprattutto dai siti sensibili“.

Come recita l’articolo 8 del “Regolamento per l’installazione degli impianti di teleradiocomunicazione e per la tutela della popolazione dai campi elettromagnetici”, infatti, è fatto divieto di installare impianti su siti sensibili e comunque ad una distanza non inferiore a 100 metri. Per siti sensibili si intendono ospedali, case di cura e di riposo, scuole, oratori e parchi gioco. E proprio in questo luogo, ad una distanza inferiore ai 100 metri dai calcoli effettuati dagli stessi cittadini, sono presenti una casa di riposo per la lunga degenza e dei campetti utilizzati da scuole calcio.

Abbiamo interpellato proprio il consigliere comunale Giovanni Caruso che il regolamento l’ha redatto e proposto all’aula. E in data 7 ottobre 2019, dopo un lavoro di mesi supportato da tecnici, il Consiglio Comunale l’ha votato favorevolmente. “Supporterò questo approfondimento anche attraverso l’assessore competente e i dirigenti perché una situazione di questo tipo non può e non deve ripetersi“, ha dichiarato ai nostri microfoni il consigliere.

Servizio di Silvia De Domenico

Un commento

  1. Nostalgico della prima (vera) repubblica. 15 Novembre 2020 16:46

    Le baracche volete, che ignoranti ,il progresso per i messinesi sono le baracche

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