Il candidato sindaco Maurizio Croce e la candidata al consiglio comunale Eleonora Urzì Mondo al fianco del giovane: 11 km e il borgo di Faro nel mirino
di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
MESSINA – Il dottor Gabriele Marchetta, laureato in Pianificazione e tutela del paesaggio e del territorio, l’ha chiamata “Greenway”. Una “strada verde” di 11 km che parte dal capolinea del tram dell’Annunziata fino a Capo Peloro: è questo il progetto presentato stamattina insieme al candidato sindaco di centrodestra Maurizio Croce e da Eleonora Urzì Mondo, candidata al Consiglio comunale. Ed è lei a presentare Marchetta, 22enne ideatore di un progetto di riqualificazione per l’intera area nord di Messina.
Urzì Mondo: “Cruciale dare ascolto ai progetti dei giovani”
“Alcune nostro proposte possono sembrare banali, ma in realtà sono concrete e vengono da noi direttamente dal territorio – ha spiegato Eleonora Urzì Mondo in apertura di conferenza stampa – posto che anche le cose legate all’ordinarietà vanno dette e messe in evidenza”. La candidata ha parlato dell’emorragia di giovani che Messina vive ogni giorno (“30mila sono andati via in vent’anni”) e di una vera e propria missione che bisogna attuare: quella di dare ascolto alle voci di quei giovani che restano in città. “Pensavo ci volesse coraggio ad andar via, invece ci vuole grande coraggio a restare”, è una delle frasi principali di un ragionamento, quello sulla fuga dei cervelli, che va affrontato al più presto.
La greenway di Marchetta divisa in 5 tratti
E poi il progetto. La greenway di Gabriele Marchetta si può dividere in cinque tratti. Il primo è il più lungo, dal capolinea per tutta la lunghezza del tracciato ciclopedonale “attualmente poco sfruttato dai ciclisti e più usato dai pedoni”. La proposta è ” aggiornare il percorso, allargando il tracciato utilizzando le sponde e aumentando il passaggio pedonale per non ingolfare la pista, che resterebbe di 3 metri”. Poi il secondo tratto da Sant’Agata a Ganzirri, che passerebbe di fianco alla spiaggia per collegarsi con il percorso già esistente lungo le sponde del lago grande. Il terzo porta da Ganzirri a Torre Faro, gli altri due dal Borgo fino a 100 metri oltre.
Il rilancio di Capo Peloro
E Capo Peloro riveste un ruolo cruciale nel progetto perché la greenway porterebbe alla riqualificazione dell’intera area. “Realizzare la greenway – spiega Marchetta – porterebbe alla riqualificazione della spiaggia. Ci sono zone in parziale abbandono, stato di degrado. Sotto al basamento del pilone ci sono muri verdi per mitigare l’impatto visivo, ma risultano degradati e non sono particolarmente sfruttati. Si potrebbe sfruttare per zone di sosta e socializzazione. Numerosi esempi di sedute in stile Bonstali footbridge in Turchia o la High line di New York”.
Percorsi panoramici e l’ex Seaflight
“Un’altra soluzione – prosegue – sarebbe creare un percorso panoramico da cui ammirare lo Stretto. Poi c’è la zona delle dune di sabbia nell’area nord-ovest: può essere un punto di interesse, ma recuperando l’ex Seaflight. Perché abbatterla? Non è meglio recuperarla come fatto alle ciminiere di Catania o alla Forgiatura di Milano? Teatri e centri culturali”. E anche sul recupero Marchetta ha le idee chiare: “Io ho ipotizzato un centro polisportivo, con una sorta di serra intorno a campi di beach volley, sport estivi che potrebbero essere fatti d’inverno”. Difficile valutare oggi i costi e i tempi, ma il progetto piace molto a Maurizio Croce.
Croce: “Torre Faro attrazione turistica”
“Si parla spesso di Zona Falcata ma non sarà semplice da qui a dieci anni perché è una zona fortemente contaminata – spiega il candidato sindaco del centrodestra – e per questo dobbiamo guardare anche ad altre aree. Il borgo di Torre Faro, ad esempio, può rappresentare un punto di attrazione turistica oltre che di incontro per i giovani e per i cittadini. Non ci vuole tanto. Un altro progetto importante del genere, in rapporto tra tempistiche e fondi, riguarderà il recupero dell’area del kartodromo. E poi ancora prevediamo qualcosa del genere anche nella zona sud”.